Il cellulare suona alle 7 del mattino: è Claudia dall’aereoporto di Papeete che dice : “abbiamo un problemino”. “E’ scoppiato lo sciopero dei pomperi su tutte le isole della Polinesia Francese e non ci sono voli, ci hanno riprotetto su un volo fra 2 settimane!”. Panico. Si comincia a pensare a varie alternative ma sinceramente non ce ne sono molte. Dopo mezz’ora salta fuori che possono volare fino a Rangiroa…già meglio: sono 150 miglia e possiamo raggiungerli li’ domani. Dopo due ore salta fuori che i pompieri di Fakarava non aderiscono allo sciopero per cui il piano originario rimane confermato. Pfiuuuuu che rischio! Comunque tanti turisti sono rimasti bloccati all’aereoporto di Papeete.
Tutti contenti andiamo dunque a terra a fare la spesa. Come al solito giriamo i due supermercati principali e troviamo qualcosa qui e qualcosa li…ma niente frutta e verdura. Questa volta nemmeno le cipolle. Comperiamo pero’ almeno le uova e un po di vino. Spendiamo un’esagerazione per 4 sacchetti di spesa!
Comperiamo anche un macete per poter aprire le noci di cocco…che è comunque frutta.
Alle 4 andiamo con il potino al molo dell’aereoporto (sono 2 miglia) a prendere i ragazzi: che gioia. Siamo tutti felicissimi.
Appena in barca Claudia e Jo si tuffano in acqua anche se è quasi buio e si da’ inizio alla vacanza! Erano stati su Tipota con noi ad agosto dell’anno scorso in Grecia e sono dunque quasi di casa. Per cena andiamo al ristorante Hirinaki che questa sera è aperto ed è davvero molto carino.






Domenica 29 giugno
Andiamo a terra a nuoto e con il sup dove c’è la fabbrica delle perle ma è tutto chiuso. Raccogliamo un po di noci di cocco e appena in barca proviamo ad aprirne una con il macete nuovo ma facciamo un bel po’ di fatica oltre al fatto che macchiamo tutta la barca. Ma noi non lo sapevamo che l’acqua e la buccia della noce di cocco macchiano il gel coat!
Piadina per pranzo e poi salpiamo e andiamo verso sud sempre all’interno dell’atollo. Non ci sono tanti boomies ed è ben segnalato un canale di navigazione. Buttiamo l’ancora in un posto paradisiaco dove siamo solo noi e tanti piccoli boomie. In realtà non si potrebbe, ma al villaggio ci hanno detto che se è solo per una notte…
Facciamo tanto snorkeling e ovviamente facciamo volare il drone.
Cenetta in barca e un po’ di giochini.






Lunedi 30 giugno
Snorkeling intorno ai boomies che sono davvero pieni di pesciolini e poi ci spostiamo ancora a sud nell’angolo piu’ basso che si chiama Hirifa ed è un ormeggio consentito dove troviamo anche altre barche. Ci sono un po di casupole qua e là e proprio sulla punta c’è la casa di Litzi con un piccolo ristorantino. Prenotiamo subito per cena: poisson cru e pollo alla griglia ma ha anche una meravigliosa insalata! Siamo solo noi 3 al ristorante piu’ altrettanti piccolissimi gattini che ci intrattengono.
Martedi 1 luglio
Andiamo a terra con il drone e poi a fare snorkeling nella piscina che si trova dietro alla punta di sabbia dove c’è la casa di Litzi. L’acqua è limpidissima e vediamo una quantità infinita di pesciolini.
Per pranzo andiamo ancora da Litzi e mangiamo ovviamente le stesse cose della sera prima. Litzi vive qui con il marito e grazie al fatto che il suo numero di cellulare è su NoForeignLand sopravvive grazie ai turisti. Alleva alcuni maiali, galline e organizza spesso dei bbq. Ha 3 figli e uno di questi organizza escursioni: preleva turisti a Rotoava, li porta qui a pranzo e poi a fare snorking sulla passe. Ci sono già appese un po’ di bandiere sulla sua terrazza per cui anche noi lasciamo la nostra della Lega Navale Italiana.
Nel pomeriggio i ragazzi puliscono per bene il sotto della barca anche se all’interno degli atolli l’acqua è pulita e non si forma tanta vegetazione e a seguire: attività di gruppo! Facciamo la pasta “fatta in casa” con il nuovo attrezzo che ci hanno regalato le ragazze per Natale…. e viene buonissima!









Mercoledi 2 luglio
Andiamo a nuoto e con i sup lungo costa. Acqua limpidissima con pesci e squaletti
Alle 13 vien a prenderci il gommone di Enata (https://www.enatafakaravadiving.com/en/) con cui abbiamo prenotato l’immersione alla passe di sud.
E’ un grande gommone rosso che va velocisismo e ha tutta l’attrezzatura montata per noi 4 e un’altra persona. Il capo è Mathias che è originario della Corsica e vive qui da vent’anni. Parla un po’ tutte le lingue e ci spiega in italiano. Andiamo al villaggio di Tetamanu che sorge proprio sulla passe: è costituito da alcune palafitte e casette e niente di piu’.
Claudia e Jo, dopo un breve brifing, fanno una sola immersione di inizializzazione mentre io e Fabio facciamo due discese.
Siamo arrivati nel momento di inversione delle correnti per cui non c’è troppa forza e ci facciamo trascinare dolcemente ad una profondità massima di circa 20 metri. Vediamo centinaia di squali grigi, poi quella con la punta della pinna bianca, una manta gigantesca con apertura di circa 4 metri e tantissimi pesci con il corno che si avvicinano curiosi alle maschere. Noi siamo calmi e lenti e gli squali lo sono ancora di piu’!
Spostiamo poi la barca proprio davanti al villaggio perchè domattina usciamo con le slack presto








Giovedi 3 luglio
sveglia con il 5 davanti. Sistemiamo la barca e usciamo tranquilli dalla passe. Dobbiamo andare a motore controvento per un po di miglie (cosa che fa stare un po’ male) e poi ci mettiamo di bolina e…..zzzzzzzzz subito abbocca un bel tonnetto.
Facciamo 35 miglia tranquilli e alle 12 entriamo nell’atollo di Kauehi. Lo attraversiamo, non ha tanti boomies e ci ormeggiamo davanti al villaggio in un’acqua verdissima.



Scendiamo per un giretto esplorativo. Troviamo ben due piccoli store dove comperiamo cipolle, carote e poco altro ma poi notiamo un giardinetto dove qualcuno si è prodigato a coltivare verdure nella sabbia. Chiediamo e “Si!”…ci puo’ vendere qualcosa. Comperiamo dell’insalata, delle rape e un casco di piccole banane. La chiamerei agricoltura eroica: ciuffetti di insalata, uno per ogni vasetto per evitare che l’acqua si disperda nel terreno.









Venerdi 4 luglio
Le previsioni ci hanno azzeccato e come promesso si alza un bel po di vento ma, cosa stranissima, gira da nord e addirittura da nord ovest, proprio qui, dove dovrebbero esserci sempre e solo gli alisei da est.
Andiamo a fare snorkeling sulla lunga striscia di boomies e poi a terra sulla punta della penisola che separa una grande piscina blu. Il sole va e viene e i colori azzurri cambiano continuamente e diventano quasi fosforescenti.
Io e Fabio facciamo manutenzione dei filtri dell’acqua: quello dell’acqua salata, quello in entrata al desalinizzatore, quello dal desalinizzatore al serbatoio e il sigal, che è quello che filtra ulteriormente l’acqua che beviamo.
Alle 6 tutti pronti per andare a cena dal tizio del supermercato ma arriva uno squall violento che ci fa desistere e ci rintaniamo in barca per una semplice pasta. Nel frattempo pero’ Fabio scopre un perdita nel tubo della pompa dell’acqua dolce e pure un problema al connettore del desalinizzatore per cui non ci si annoia durante la serata.



Sabato 5 luglio
Il programma prevedeva di prendere a noleggio le biciclette dal tizio del supermercato e fare il giro dell’atollo, ma purtroppo il tizio ha deciso di chiudere il supermercato e andare a farsi un giro all’aereoporto (ce l’hanno detto i vicini) per cui niente bici. Facciamo ancora una passeggiata per il paese e arriviamo sulla costa protetta dal vento da nord dove facciamo un tranquillo bagnetto nell’acqua verde e tantissime foto.
Al tramonto andiamo alla pensione che si trova all’estremità del villaggio (pension Hei) e dove abbiamo prenotato con anticipo (non perchè ci sia la coda, ma perche’ possano preparare cibo). E’ un lodge in un posto meraviglioso ma molto “essenziale” con 4 camere e gestito da una famiglia. La madre è anche il sindaco del villaggio, parla un buon inglese e si siede al tavolo con noi e ci racconta: il paese è composto da 217 persone e ha una scuola elementare con una sola classe. Fa parte di un comprensorio di altre 4 isole e le provviste arrivano con l’aereo una volta a settimana. Sono tutti molto gentili e alla fine ci regalano anche un granchio che surgeliamo.






Domenica 6 luglio
sveglia ancora con il 5 davanti per prendere la prima slack di corrente alla passe di uscita da Kauehi. Facciamo 35 miglia e entriamo dalla passe nord di Fakarava e andiamo a ormeggiarci a Rotoava. proprio a fianco di un boomy segnalato dove facciamo uno degli snorkeling piu’ belli.
Claudia ci offre la cenaper la sua promozione a manager: che orgoglio!
Lunedi 7 luglio
L’ultimo giorno con Claudia e Jo andiamo alla pearl farm Havaiki dove alle sulla punta del pontile tutte le mattine alle 9 Hugo racconta come fanno a raccogliere le perle nere di Tahiti che vengono coltivate solo alle Tuamotu o alle Gambier. (vedi qui il dettaglio)
Havaiki non è solo una pearl farm ma anche un bellissimo lodge con bungalow e ristorantino per cui rimaniamo sulle sdraio o puciati in acqua fino all’ora di pranzo.
Di corsa poi torniamo in barca dove Claudia e Jo impacchettano tutto e li portiamo in barca fino davanti all’aereoporto: siamo tristi che partano ma molto felici di averli avuti con noi.






8 Comments
lots of sharks and small fishes…. nothing in between….. sharks ate up all the bigger fishes….
Siete davvero fantastici!! Un grande abbraccio.😜👍
👏 👏
Quando arrivano i figli la gioia supera ogni cosa.
Thank you for hosting our son. Looks like an amazing spot! Xoxo
Che paradiso in terra
la sera quando mi voglio rilassare leggo le vostre storie
Gorgeous pictures!! Nice that Claudia and Jo were there. Thanks for sharing:)