Un giorno tira l’altro e senza quasi accorgerci passiamo quasi un’altra settimana a Fakarava.
Per prima cosa vogliamo aspettare la barca che porta i rifornimenti il mercoledi ma sono già due settimane che non passa….in barca abbiamo tutto ma ci manca il cibo fresco (abbiamo solo cipolle) e la cantina piange. La barca arriva, ma noi non siamo abbastanza veloci e nel pomeriggio non troviamo quasi nulla di fresco: solo 4 cetrioli e qualche melanzana. Niente altro.
Sono in corso grandi discussioni su tutti i forum dedicati e i gruppi whattsapp riguardo il rapporto fra la popolazione della french polinesia e i turisti, soprattutti i velisti. Gli abitanti di questi villaggi negli atolli fanno gli ordini di grocery per poco piu’ dei loro fabbisogni per cui i velisti che assalgono i magazin all’arrivo della barca-rifornimento sottraggono loro cibo. D’altro canto i turisti portano anche soldi perchè comprano cibo a prezzi stellari, fanno le immersioni e vanno al ristorante, godendo pero’ di questo paradiso senza pagare alcuna fee (basta pensare cosa fanno invece alle Galapagos), buttando l’ancora fra i coralli e scaricando i wc in mare. Il governo sta dunque cercando la soluzione per equilibrare questo rapporto. A Bora Bora hanno già imposto del limiti ai giorni di stazionamento (per evitare gente che vive perennemente all’ancora), hanno delineato zone dove non si puo’ ormeggiare e installato delle boe a pagamento. Dall’anno prossimo tali misure saranno estese e non sarà piu’ cosi semplice navigare in queste acque.
Il martedi sparisce la corrente dal paese…non si sa perchè ma per 24 ore rimangono senza elettricità. La connessione telefonica invece sparisce per ben due giorni: non si puo’ contattare nessuno a terra: solo andarci di persona. Solo noi sulle barche abbiamo starlink (in french polinesia non è concesso avere Satrlink a terra). Comunque la popolazione è estremamente rilassata e prende questi eventi con grande calma e rassegnazione.
Proprio vicino alla nostra barca c’è un boomies enorme segnalato con una meda dove facciamo snorkeling. E’ bellissimo e ci sono tantissimi pesci di varie dimensioni e ho visto anche una tartaruga. Purtroppo durante uno di questi giri la nostra go-pro decide di bere un po di acqua e schiatta :(. Ne ordiniamo subito una nuova che ci porterà Flavia fra 3 settimane ma nel frattempo niente foto.






Abbiamo qui intorno a noi tanti equipaggi amici con cui facciamo parecchie cene. Con Apnea e Sovmorgon facciamo la pasta fatta in case e la rivincita alla game night (ma vince sempre Sovmorgon), con Deriska invece facciamo il polpo alla griglia e festeggiamo il compleanno di Mamuth e con Amukura organizziamo all’ultimo momento una cena di benvenuto.
Non vedevamo Deriska e Amokura dalle Galapagos e abbiamo tantissime cose da raccontarci…. per cui ci ritroviamo anche per un pranzo improvvisato a bordo di Deriska
Facciamo anche una bellissima immersione nella passe di nord con Topdive (https://topdive.com/scuba-diving-fakarava/). Con noi viene anche Denise di Deriska per cui abbiamo le sue foto con la go-pro. Facciamo sempre due discese intervallate da una sosta sulla spiaggia e vediamo moltissimi pesci di ogni forma e colore e alcuni squali (molti meno rispetto alla passe di sud). Ci facciamo trascinare dalla corrente che è abbastanza forte.
Come al solito pero’ mi rimane tappato l’orecchio sinistro per i successivi 3 giorni: devo trovare una soluzione perchè cosi’ è una sofferenza mentre ci sto prendendo gusto con le immersioni.






Ci concediamo infine una giornata stile resort. Andiamo per un giorno intero al Lodge Havaiki che è il posto con la pearl farm dove siamo già stati ma questa volta ci portiamo il libro e facciamo anche un massaggio. Acqua incantevole, bagni con lo squalo e altri pesciolini che gironzolano fra le gambe e buonissimo lunch. Alla fine pero’ siamo contenti di tornare in barca … resistiamo proprio solo qualche ora sui lettini





E per concludere, passiamo un giorno intero a fare il tagliano del generatore durante il quale scopriamo casualmente che si era rotta la girante e rischiavamo il surriscaldamento…. come ogni volta comunque nell’aggiustare una cosa saltano fuori altre piccole magagne che dobbiamo ancora capire.
