E cosi, per ultimo, ci ha lasciato anche il nonno Renato, dopo soli 15 mesi dalla sua amata Enrica.
In 15 mesi abbiamo perso tutti e 4 i nostri genitori e ci piace pensarli tutti e 4 insieme e felici come lo erano durante le loro vacanze insieme degli anni sul Delfino.

Gli ultimi tre mesi sono stati difficili, ma speravamo che la sua tempra gli avrebbe fatto superare anche questa. Per rincuorarlo spesso gli ricordavamo che aveva sangue Baù, la famiglia di sua mamma che è famosa per la loro longevità.

Nonno Renato amava il mare e lo aveva scoperto tardi nella sua vita; non sapeva nuotare, ma non se ne era fatto mai un problema. Aveva preso la patente nautica e per vent’anni ha navigato in lungo e in largo nel Tirreno; prima con Monella, un sun fast 39 e poi con il suo amato Delfino, un bellissimo sciallino 42.

Da quando siamo partiti per il giro del mondo, il nonno Renato aveva sempre aperto sul PC la pagina del tracking di Tipota, ci seguiva con passione e interesse, ci chiamava per sapere perchè eravamo ancora all’ancora o per dirci a che velocità andavamo e che tempo c’era; spesso guardava le baie e i porti verso cui eravamo diretti e ci suggeriva dove ancorare.
Da buon ingegnere, chiedeva spesso della barca, e dei lavoretti da fare, come sempre voleva dire la sua
Nel suo studio aveva voluto la mappa del nostro viaggio, forse per capire quando saremmo tornati o forse per sognare con noi.

Anche se non ce lo ha mai detto, sappiamo bene che avrebbe voluto essere con noi a navigare.

Il nonno Renato era burbero, ma sapeva essere generoso, era di poche parole, ma sapeva essere ironico, era geniale e sempre ambizioso.
Ci mancherà tantissimo

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