
Dopo aver ricevuto il timbro finale sul passaporto lasciamo Bora Bora e riprendiamo la navigazione verso ovest. Decidiamo di non fermarci a Maupiti e di proseguire fino a Maupihaa che si trova a circa 130 miglia per cui dobbiamo fare una notturna per arrivare in mattinata alla passe dell’atollo.
Abbiamo un bel vento costante sui 15 nodi che ci consente inizialmente di tenere anche il jennaker ma il problema è il mare: ci sono onde molto confuse che peggiorano sempre di piu’ diventando anche belle alte. Rolliamo tantissimo e, nonostante la pillolina, a me viene il mal di mare mentre Fabio non riesce a fumarsi il suo solito sigaro serale… e questo la dice tutta.

In qualche modo arriviamo alla passe e rimaniamo all’esterno due ore in attesa che si alzi la marea: Maupiahaa è un atollo con solo una piccola passe e, a causa di queste alte onde, l’interno è sempre pieno di acqua che deve dunque uscire dall’unica porta disponibile. Questo fa si’ che ci sia una grande corrente sempre in uscita.
Abbiamo un po’ di equipaggi amici già ormeggiati all’interno e appena ci vedono sul loro AIS ci contattano sul VHF un po’ preoccupati perchè ieri una barca non è riuscita ad entrare e sono tutti pronti a darci eventualmente supporto (che meraviglia il mondo dei navigatori).
Alle 10.30 ci lanciamo a manetta nella passe che è larga solo una ventina di metri e ha una corrente contraria di 6 nodi. Il rischio è che la barca si metta di traverso: che paura. Tutto pero’ fila liscio, superiamo il gorgoglio di onde fisse e andiamo ad ancorare a nord di fronte all’unico lungo motu. Qui è davvero bellissimo.



Ci sono già qui Deriska, Apnea, Sovmorgon, Aloy e Far Out: sono tutti ad aspettare la finestra di meteo opportuna per salpare per le Tonga e subito veniamo coinvolti per un randez vous sulla spiaggia al tramonto; siamo ben 12 tender e conosciamo alcuni equipaggi nuovi. Tante chiacchiere per condividere le rotte fatte ma soprattutto i piani per le prossime settimane infatti tutti vanno verso le Tonga ma seguendo rotte diverse.
Prima tutti solo a bere e giocare a bocce e poi rimaniamo in pochi a fare una bella grigliata con i pesci pescati da Mads e Niklas piu’ tutto il resto che ognuno ha portato per condividere.



Il giorno seguente arriva il previsto ventone anche sopra i 30 nodi che durerà per due/tre giorni giorni. Siamo molto curiosi e per prima cosa andiamo a fare snorkeling sulla passe ma ci sono ancora 6 nodi di corrente: ci buttiamo in acqua e rimaniamo attaccati al Potino che velocissomo scorre nello stretto canale… un po’ troppo veloce pero’ e fa quasi paura. Vediamo tantissimi pesci colorati (trevalys) e alcuni squali ma è tutto un turbinio per cui non riusciamo a fare foto e tantomeno a godercela. Desistiamo.
Su questo atollo sperduto nel mezzo del Pacifico vivono solo due famiglie. In passato anche qui l’unico lavoro possibile era la raccolta delle noci di cocco e la produzione di copra ma ora, causa la distanza da tutto, è stato abbandonato. L’ultima nave con dei rifornimenti è passata l’anno scorso e non si sa quando sarà la prossima volta.
Noi conosciamo la famiglia di Adrienne, Marcelo (che fa avanti e indietro da Maupiti e non lo incontriamo), la loro figlia Faimanu e il suo bambino di 3 anni Teaunu. Vivono qui da sempre e si auto sostengono: anno un orto, maiali, cani e un’anatra e accoglono a braccia aperte e con un enorme sorriso i velisti che qui si fermano e che regalano sempre qualcosa.
Sul canale 69 viene fatto nella baia l’invito per andare da Andrienne a festeggiare il compleanno di un ragazzo australiano: ognuno porta qualcosa da mangiare, si gioca ancora a bocce e parte una grigliata che noi abbandoniamo prima perchè abbiamo a cena i Deriska: vita sociale molto intensa!





Facciamo il sushi tutti insieme e poi Atlas (7) e Azur (4) si fermano da noi per uno sleep over che avevamo promesso da tempo: sono fantastici, bene educati e molto energetici …soprattutto il mattino alle 6 🙂 E’ stato davvero divertente intrattenerli con giochi al chiuso e una caccia al tesoro.La sera dopo andiamo noi a cena su Deriska e facciamo tutti insieme i ravioli per il Mante (ravioli con yougurt turchi).




Il motu è stretto e lungo e ha un sentiero di circa 5 km che lo percorre tutto e porta all’altra estremità dove vive la seconda famiglia che pero’ noi non conosciamo.
Facciamo una gita a terra e andiamo in esplorazione: l’intenzione era quella di arrivare fino in fondo ma ci fermiamo circa a metà dove c’è una bellissima spiaggetta. Il sentiero è largo e drittissimo ed è circondato da fitte palme. Mads è con noi e ci raccoglie diversi cocchi che poi apre subito con il macete. Andiamo anche a vedere le onde dell’oceano sul lato esterno. Non si puo’ dire che abbiamo fatto una hike ma sicuramente abbiamo sgranchito un po le gambe.







Le previsioni sono state rispettate e il tempo si mette al bello, il vento e le onde calano. Andiamo ancora in esplorazione con il tender e facciamo volare alcune volte il drone perchè qui è proprio bellissimo.
Mercoledi 10 settembre si apre la finestra meteo positiva per salpare verso ovest. Quasi tutti quanti lasciamo Mauphiaa e andiamo per rotte diverse verso le Tonga.
La solidarietà, la famigliarità e il supporto che continuiamo a sperimentare nella comunità di velisti è qualcosa di davvero unico!!



