Da Maupihaa a Suwarrow

Mercoledi 10 settembre, dopo ben 4 mesi (arrivammo alle Marchesi il 10 di maggio) lasciamo la French Polinesia e continuiamo il nostro viaggio verso ovest. A differenza di altri equipaggi che hanno preso la rotta diretta verso le Tonga, noi decidiamo di fare la rotta piu’ a nord, verso le Samoa che è vero che è piu’ lunga ma dovrebbe proteggerci dalle improvvise perturbazioni. Da Mauphiaa alle Samoa sono piu’ di 1000 miglia ma per fortuna, all’ultimo momento, otteniamo il permesso di fermarci nell’atollo di Suwarrow che si trova piu’ o meno a metà strada e fa parte delle isole Cook.

Siamo proprio nel mezzo dell’oceano Pacifico e guardare la nostra posizione nel blu delle mappe fa un po’ impressione, devo ammettere.

Le previsioni cambiano continuamente e vengono disattese ma comunque in generale abbiamo pochissimo vento, anzi il primo giorno abbiamo proprio zero vento e un mare piattissimo (per fortuna) che fa sembrare di essere in un lago. Decidiamo di non sprecare gasolio e spegniamo il motore e , galleggiando lentamente, ci facciamo portare solo dalla corrente e ce ne andiamo a letto entrambi….mai successa una cosa del genere.

Dal secondo giorno il vento si alza un pochino ma è sempre molto ballerino sia in intensità (dobbiamo dare motore altre volte) che in direzione. Le proviamo tutte: gennaker, blue water runner e poi ancora gennaker poi ancora motore poi ancora gennaker e per finire con il genoa. Una navigazione davvero complessa e un po’ estenuante. Ci mettiamo quasi 6 giorni a coprire le 546 miglia fino a Suwarrow facendo una media di 3,8 kn e 25 ore di motore … non si era mai visto!

Il terzo giorno è stato il piu’ movimentato di tutti perchè abbiamo pescato, cosa che non succedeva da un bel po di tempo: alla mattina 2 bellissimi Wahoo in parallelo e nel pomeriggio un gigantesco tonno pinna gialla che ci ha tenuto testa per ben 2 ore prima di arrendersi. Un’impresa tirarlo a bordo e poi sfilettarlo, metterlo sotto vuoto e poi in freezer. Ahhh, vero, avevo dimenticato di dire che qualche giorno dopo essere arrivati a Mauphiaa e aver dichiarato morto il freezer, un mattina ho provato a riaccenderlo ed è ripartito! Non abbiamo ancora capito per quale legge della termodinamica o della fortuna o forse solo per il gel che avevamo iniettato nei condotti comunque sia, una volta aggiustata la pressione con l’ultima bomboletta di gas siamo arrivati a -20 gradi. Ora non lo sbriniamo piu’ fino alla Nuova Zelanda di sicuro!

Diciamo dunque che, mentre la roba fresca è praticamente finita (abbiamo solo 2 cavoli e delle cipolle) a proteine siamo messi bene.

Seguono dunque giorni molto lenti e noiosi ma per fortuna il mare non è grosso e riusciamo a fare quasi tutto (compresi dei bagnetti alla trina) e ci godiamo dei fantastici tramonti. Iniziamo insieme a leggere il libro di Tom Neale (an island to yourself) che visse a Suwarrow per 10 anni e lo finiamo in 2 giorni giusto prima di arrivare.

Finalmente martedi 17 settembre all’alba vediamo il profilo di Suwarrow e ci danno pure il benvenuto un gruppo di piccole balene. Vediamo solo gli sbuffi e le lente gobbe che escono dall’acqua, proviamo ad andargli incontro ma placidamente se ne vanno. Sono proprio felice, ci tenevo tanto ad incontrarle.

Come sempre il dettaglio della traversata ha il suo Log mentre questo è un riassunto che andrà poi nel libretto (o librone) di tutto il viaggio.

One Comment

  1. Silvia

    I colori dei tramonti 😍😍 e finalmente una balena!!!!!!

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