Ha’apai è l’arcipelago di mezzo delle Tonga (come la Terra di Mezzo… dopo aver rivisto il signore degli anelli :)) ed è costituita da 72 isole di cui solo 17 sono abitate.

Sono di origine vulcanica ma, essendo proprio sulla falda, barriere coralline e terre si alternano in modo un po’ disordinato.

Il capitano Cook le visitò piu’ volte intorno al 1770 ed è proprio qui che gli venne l’idea di chiamarle “the frindly island”. Altro fun fact: nel 1789 il bounty lascio’ Tahiti per fare ritorno in Europa ma dopo alcuni giorni, in prossimità delle Tonga subi’ il famoso ammutinamento. Il capitano Bligh e altri 18 furono messi su una scialuppa e andarono verso ovest facendo un’unica sosta a Topai, isola di Hapa’i prima di arrivare a Timor.

E’ questo anche il posto di origine della famiglia reale: attualmente regna Tupou VI che appartiene al casato di Tupou originario di Pangai, salito al trono ufficialmente nel 1875.

Non troppo lontano da qui c’è anche il vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai che nel gennaio 2022 ha eruttato causando la piu’ grande eruzione del XXI secolo: il botto si è sentito fino alle Figi mentre lo tsunami è arrivato fino in Peru’. Parlando con le persone locali di qui, tutti si ricordano di quel botto che descrivono come se fosse stato un colpo di pistola sparato vicino all’orecchio. Lo tsunami è ovviamente passato sopra a queste isole ma le onde non erano altissime e non ha causato morti. Dopo l’eruzione l’isola è scomparsa.

Dopo aver passato due notti all’estremità nord di Lotofoa, il 27 ottobre ritorniamo al paese principale di Pangai per fare “l’interland exit” (uscita dall’arcipelago di mezzo). Prima bisogna andare al Ministero delle Infrastrutture a pagare una tassa sulla base del stazza della barca (equivalente di 30 euro) e poi bisogna riattraversare tutto il paese per ritornare all’ufficio Custom and Immigration che ci rilascia il foglio che dovremo poi presentare a Nuku’alofa (arcipelago a sud). I ragazzi stanno uscendo da scuola e sono tutti con le divise colorate, chi blu, chi rosse e chi azzurre ma tutte con un taglio tradizionale: pareo con cintura di tapa per i maschi e cintura con pendagli per le femmine. Questo è segno di forte attacamento alla cultura e alla tradizione.

Facciamo anche un po di spesa, ma solo cibo fresco perchè di scatolame e altro siamo pieni: un po di pomodori e cetrioli per i prossimi giorni al mercato e poi ritorniamo in barca e ci dirigiamo subito verso la punta sud dell’isola, buttando l’ancora nella baia di Uoleva, isola semi deserta collegata alla principale da un ponte.

C’e’ una lunghissima spiaggia piattissima e andiamo a terra in sup a fare una lunga passeggiata. Ci sono qui 3 lodges ma ora sono praticamente già chiusi perchè finita la stagione. Conosco la proprietaria di Sea Change Eco retreat che offre accomodation in tenda. Lei è inglese ed è venuta qui in vacanza durante un anno sabbatico e si è innamorato di un Tongano ed è rimasta. Ha 3 figlie che studiano al villaggio mentre lei e il marito gestiscono il resort…ma non hanno cibo a sufficienza per prepararci la cena. Andiamo dunque in fondo alla baia e troviamo il Serenity Beaches Resort che invece ha un ospite e ci puo preparare la cena per domani sera: abbiamo dunaque un appuntamento. Qui si chiamano resort ma sono ben lontano da quello che la parola significa normalmente: generalmente non hanno nemmeno il bagno in camera.

Questo posto invece è stato aperto anni fa da un’americana che, facendo il giro del mondo in barca superati i 60 anni si è innamorata delle Tonga e soprattutto di questa isola sperduta e quando è arrivata a Bali ha deciso di comperare li’ gli arredi, tornare indietro e aprire un posto per fare dei ritiri. Ha scritto anche un libro sulla sua avventura. Semi, il manager che tiene aperto, ci ha preparato una buonissima cena a base di pesce e aragosta, dessert composto da banana bollitta in latte di cocco il tutto servito in una capanna di legno con lucine e conchiglie ovunque. Per ora il miglior ristorante alle Tonga.

Qui non c’è per nulla connessione per cui si è davvero isolati dal mondo!

Aggiornamento Ingresso Nuova Zelanda: abbiamo ricevuto email che dice che hanno ricevuto i nostri 250 files e che ci faranno sapere. Se non riceveremo email nelle prossime settimane, faranno loro un controllo al nostro arrivo ed eventualmente faranno alare la barca (a nostre spese). Abbiamo sentito di parecchi a cui è successo cosi’. Sappiamo di altre barche a cui è stato negato l’ingresso diretto…sta diventando davvero complicato. Abbiamo conosciuto qui l’equipaggio di Passat II che ha un cane a bordo e ha ricevuto ieri il divieto di entrare in NZ perchè non c’è posto nel transfer dal porto al luogo della quarantena dove il cane dovrebbe passare un mese. Bisognava prenotare a settembre. Per cui ora loro sono bloccati e andranno alle Fiji e stanno cercando un posto dove mettere in sicurezza la barca perchè li’ è stagione di cicloni.

Comunque nelle prossime settimane il personale della Biosecurity della NZ avrà parecchio da fare perche’ sono ora tantissime le barche che si stanno dirigendo a sud: dalle Fiji e dalle Tonga c’è un fiume di barche verso la Nuova Zelanda per uscire dalla zona dei cicloni

2 Comments

  1. Mahmut Saral

    Thank you Tipota🙏 we miss you. See you soon…

  2. M&M Suva

    Ciao ragazzi miei. We think of you ever so often. You’re both looking great e poi chi sta meglio di voi? . We are still with our Ragazzi here in California. Wow how the grandkid have grown! It has been wonderfull but now on Friday we will be heading home and as soon as resettled we plan a little Greek dinner for Mario and Diana. Good winds and safe travels as we follow you to the incredible places you visit. 1000 Baci.

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