DISTANZA: 724M (5966)
DURATA: 4d 19h (115)
EQUIPAGGIO: 4
MOTORE: 39h (745)
GENERATORE: 3h (101)
WATERMAKER: 7h (94)
VENTO MAX: 26 Kn
VENTO MIN: 2 Kn
PESCA: 2
Lunedì 4 Novembre
La mattina sistemiamo il nuovo Starlink e prepariamo la barca, alle 14 arrivano Emanuele e Davide. Pranziamo e gli spieghiamo la barca. Il tempo gira al bello e finalmente c’è il sole.
Guardiamo il meteo e decidiamo che partire subito ci darebbe una buona finestra per attraversare lo stretto e sopratutto ci darebbe un giorno di margine per arrivare con la luce a Santa Cruz Sabato prossimo.
Alle 16 molliamo gli ormeggi e si parte. Le emozioni sono forti, lasciamo il mare nostrum e ci avventuriamo in oceano; e in qualche modo è una partenza senza ritorno se non da Est, infatti iniziamo ad andare verso gli alisei che soffiano sempre verso Est e sarebbe molto difficile un ritorno contro vento.
Usciamo dal golfo di Gibilterra con rotta verso Ovest, abbiamo deciso di rimanere il più possibile vicini alla costa spagnola, lungo la batimetrica dei 20m per ridurre il rischio di incontrare Orche che in questa zona attaccano le barche (e rompono i timoni). Abbiamo comunque un protocollo di difesa con petardi, pingers e trombe da stadio.
Verso Tarifa sale un bel vento da EST che rinforza fino a 20 nodi e forma onda. Ceniamo e alziamo il BWR (Blue Water Runner) e voliamo a 9 nodi, rollando parecchio. Purtroppo l’elichetta del log è bloccata e quindi non abbiamo la possibilità di mettere il pilota automatico in modalità “al vento”: dovremo fare un bagno o tirarla su per pulirla.
Verso le 23, circa 15 miglia ad ovest di Tarifa, chiudiamo il BWR, e ci mettiamo al lasco con Genoa e randa per attraversare la TSZ, le corsie di ingresso ed uscita dallo stretto. Ci sono tantissime navi e bisogna stare attenti con AIS e Radar, ma per fortuna filiamo veloci e verso le 2 ne siamo fuori
Martedì 5 Novembre
Il vento da EST regge fino alla fine del golfo di Tangeri. Vogliamo stare larghi dalla costa del Marocco dove ci sono reti e pescherecci senza AIS.
Verso le 4 il vento cala fino a finire quando scendiamo a sud della costa Marocchina. dobbiamo Accendere motore.
Anche il mare cala e nonostante il motore riusciamo a dormire bene.
Abbiamo stabilito i turni per le guardie di notte, Fabio fino alle 03:00 e on call dopo, Laura Ema e Davide a rotazione sul 03:00-06:00 e sul 06:00-09:00.
Laura ha creato un cuccia in quadrato ma, con gioia e meraviglia sta bene e non soffre il mare!
La mattina riprende a funzionare l’elichetta del log e siamo contenti di evitare un bagno o la pulizia dall’interno, ma sopratutto abbiamo la possibilità di avere il pilota al vento, cosa che ci fa stare tranquilli su evetuali salti di vento e potenziali strambate (l’incidente prima di Cartagena è ben fresco in memoria). Verso le 14 peschiamo un tonnetto, piccolo ma sufficiente per una tartare abbondante. Sfilettato subito e messo ad abbattere in Freezer per la cena.
Verso le 20 sale il vento, lo abbiamo come previsto, di poppa e apriamo il BWR. Verso mezzanotte il vento si stabilizza sui 15 nodi e inizia a formarsi onda. Abbiamo due treni d’onda, uno lungo con periodo di 10 secondi da Ovest (arriva dalla coda dell’uragano che sta investendo il Portogallo) e uno corto da NE per il vento. Si rolla molto e si riposa male.
Mercoledì 6 Novembre
Durante la notte il vento rinforza con raffiche a 18kn e al mattino decidiamo di chiudere il BWR e di metterci a farfalla con fiocco tangonato e randa con ritenuta. Orziamo un poco e la barca si stabilizza.
Il vento cala sui 10 nodi e facciamo un sacco di prove per mettere a punto l’andatura con genoa tangone e BWR. Infatti per gli alisei il piano è di alternare questi due set-up: di giorno poggiare in poppa con il BWR (sotto i 15kn) e di notte passare al fiocco tangonato (con randa ritenuta). Infatti il BWR non si può portare parzialmente rollato e in caso di pemporale notturno sarebbe pericoloso. Il genoa tangonato e la randa si possono invece ridurre stando in pozzetto
Il vento regge fino al tardo pomeriggio quando cala sotto 5 nodi, per fortuna anche il mare cala in fretta e dobbiamo dare motore.
Giovedì 7 Novembre
Notte a motore con mare calmo, la mattina abbiamo un brezza sui 10 nodi che ci fa andare di bolina larga nella giusta direzione.
Appena spento il motore però abbiamo una brutta sorpresa: l’elica che dovrebbe bloccarsi con il freno dell’asse motore (quando lo si spegne), in realtà ruota e per chiuderla dobbiamo mettere la retro prima di spegnere, ma non è una buona soluzione perchè sforza sull’invertitore. Devo sistemare il freno dell’asse immediatamente. E’ una operazione delicata e millimetrica di taratura di un circuito in pressione di oilo, troppo stretto e si rovina il disco (come successo l’estate scorsa), troppo largo e non si blocca l’asse facendo chiudere l’elica. Lo sistemo nel pomeriggio e speriamo che sia tarato giusto.
Purtroppo il vento non dura molto e dobbiamo ridare motore. Le previsioni comunque si rivelano corrette e i modelli sono concordi, dovremmo avere una traversata tranquilla fino a Tenerife.
Il mare è piatto e riusciamo a fere più di 7 nodi con meno di 1500 giri.
Il cielo si sta coprendo e ci aspettano 36 ore di nuvole.
Verso le 22 sale un poco di vento da poppa, sui 10 nodi (questo era previsto ma più debole) e apriamo il BWR. Bella cena con solo il rumore del mare dopo tanto motore
Venerdì 8 Novembre
Durante la notte il vento gira e alle 03:00 chiudiamo il BWR e apriamo genoa e randa per un lasco con vento sui 12-15 nodi. Al mattino il vento torna da NE e rimettiamo il BWR per tutta la giornata. Non andiamo veloci, ma almeno andiamo a vela e costantemente tra i 5 e i 6 nodi.
La giornata è grigia con foschia, la temperatura sta salendo e il rollio è sopportabile.
Il BWR è proprio una vela fantastica, si porta tra 160 e 180 gradi, senza rischi di strambate (si porta senza randa). Con mare piatto è stabile, ma soffre le onde che lo fanno collassare spesso e purtroppo fa rollare parecchio la barca rispetto all’altezza delle onde (per fortuna modeste oggi)
Prima di pranzo peschiamo una piccola lampuga (il pesce dell’atlantico) e la sfilettiamo in tartare, 30 minuti dall’amo al piatto. Buonissimo e perfetto complemento all’insalata di Laura.
Verso sera il vento gira e ci mettiamo al lasco con vele bianche. Inizialmente facciamo fatica a stare sopra i 4 nodi, ma lentamente il vento sale e ruota a buono, fino a 20 nodi e traverso, facendo 8 nodi
Sabato 9 Novembre
Giornata gloriosa, sole e caldo. Il vento, come previsto, ci abbandona verso le 10 e facciamo le ultime miglia fino a Santa Cruz a motore. Il marina è proprio in centro e la città carina.
La prima tappa Atlantica è completata, senza patemi e senza maldimare. Prossima tappa Capo Verde. Ora qualche giorno per rifiatare.