La seconda settimana di questa lunghissima navigazione è stata un poco piu’ complicata rispetto alla prima e, overall, non si puo’ certo definire di champagne sailing.
Abbiamo iniziato con un’intossicazione alimentare da uovo andato a male che ha colpito Fabio. Dato che avevamo il freezer fuori uso avevo fatto una bella scorta di uova al mercato, uova locali, senza la data stampata sopra ma che non stavano in frigo e cosi’ anche noi le abbiamo lasciate fuori.
Quando abbiamo deciso di fare una frittata, alla loro apertura, alcune si sono rivelate andate a male con chiara evidenza. Ne abbiamo buttate un bel po e fatto la frittata con quelle che avevano passato il test del galleggiamento.
Una sola fettina è finita a cubetti sul piattino dell’aperitivo e Fabio ne ha mangiata piu’ di me: è stato davvero male tutta notte, con crampi fortissimi, io solo un po’ di dissenteria il giorno dopo. Ci siamo spaventati un bel po’ ma per fortuna è passata velocemente.
Ovviamente abbiamo buttato immediatamente tutte le uova!
Quando il mare è stato clemente siamo riusciti a preparare la pizza e anche a fare il sushi con il kit che ci ha regalato Denise (ci mancano pero’ le bacchette, per cui lo abbiamo mangiato con le mani: dobbiamo rimediare).
Quello che invece riusciamo a fare fresco con quasi ogni inclinazione della barca perchè lo mettiamo sul blocco basculante è lo yogurt fresco a cui non possiamo rinunciare per la colazione (latte a lunga conservazione+fermenti o un barattolo di yogurt+latte in polvere+10 ore in una specie di incubatrice).



Parlando di cambusa … dopo 14 giorni di navigazione le provviste di cibi freschi sono proprio agli sgoccioli. Abbiamo 4 pomodori, una verza, delle patate, dei limoni e qualche mela rinsecchita, ma siamo ancora ben forniti di prosciutto in busta e formaggio per piadine, scatolame, pasta, riso e ovviamente tanto pesce surgelato. Per cui potremmo sopravvivere ancora per mesi,
Ad inizio settimana siamo stati colpiti dai primi squall che finalmente hanno sciacquato la barca che era davvero piena di sale. Su Tipota siamo molto fortunati perchè il nostro pozzetto ha anche delle tendine di plastica con cerniere per cui quando piove ci chiudiamo dentro e non ci bagniamo quasi per nulla, si inumidisce un po la spugna dei cuscini e basta. Noi eravamo abituati al Dots, una barca con pozzetto completamente aperto e quando abbiamo comperato l’equipaggiamento per questo grande viaggio abbiamo preso le cerate oceaniche piu’ fighe che ci fossero, con anche stivali, cappelli, guanti …abbiamo davvero tutto, manco navigassimo al Polo Nord, ma non abbiamo mai messo nulla.



I primi due giorni abbiamo avuto poco vento e faticato molto a tenere la rotta continuando a cambiare vele: jennaker su, jennaker giu, poi al lasco, poi a farfalla poi ancora jennaker.
In seguito il vento si è stabilizzato ma …. un po troppo! Raffiche fino a 24 nodi e tanto mare. Onde molto alte hanno fatto rollare la barca in modo notevole. Era difficile stare in piedi, andare in bagno e fare qualunque cosa. Io ho preso la pillolina e non ho avuto mal di mare ma solo intontimento e una grande stanchezza. Ovviamente con queste condizioni non abbiamo messo giu’ la canna da pesca per ben 2 giorni……ma ci siamo rifatti negli altri: abbiamo pescato due gran bei tonni per un totale di circa 9/10 kg di pesce in freezer che, btw, continua a funzionare.



A parte dunque questi due / tre giorni molto movimentati, gli altri hanno avuto tutti lo stesso ritmo con grandiosi tramonti e splendide albe.
Grandissimo Starlink che ci consente sempre di fare lunghe chiacchierate con le ragazze che mi tengono tanta compagnia soprattutto nel turno di notte quando per loro è mattina e con gli amici. E’ vero che in mare aperto l’abbonamento è a consumo, ma abbiamo deciso che ci meritiamo un po’ di svago e quindi dopo cena ci guardiamo un po’ di Netflix
Abbiamo anche due passeggeri clandestini: Amelia (con i piedi piu’ rossi) e Arturo (che ci prova) sono due red footed boobies che si contendono il posto sulla cima del tangone (che va beme cosi’ cagano in acqua) o sui pannelli solari (che non va bene per cui li mandiamo via spruzzandogli acqua con la canna). Non si vogliono molto bene, si spulciano tutto il tempo e ogni tanto vanno via a pescare e poi ritornano. Non so da dove siano partit ma mi sa che ce li portiamo fino alle Marchesi.




Abbiamo infine lavorato un po di tempo ad una presentazione…ebbene si, un vero powerpoint come ai vecchi tempi (anche se non l’ho impostato come vorrebbero gli standard di Fabio) …… la prossima settimana faremo una lezione on line con la classe delle elementari dove insegna Mary, la mamma di Alex, in Virginia. Titolo: Noi in viaggio negli oceani.
Questa settimana abbiamo la luna piena e quindi le notti non sono cosi’ nere e fanno meno paura. Tutto è illuminato e brilla e mi dispiace molto non saper leggere le stelle.
Abbiamo percorso 2.094 miglia in 14 giorni con una media di 149,5 miglia al giorno…che non è niente male. Ce ne mancano meno di 1.000 e contiamo di buttare l’ancora a Fatu Iva fra giovedi e venerdi prossimo
6 Comments
those sushi looks like it was from a Michelin star restaurant
those sushi looks like it was from a Michelin star restaurant
Grandissimi !!
Buon vento !!
Delighted you are recovered from you food poisoning – yes very scary but at least you knew the cause. The oceans give us little recovery time when something goes wrong so health and fitness becomes really important.
We leave Galápagos tomorrow so just as you arrive, we depart. You have set good distances each day and our goal is gently let the wind move us forward so the boat and crew arrive safely to enjoy the next stage of the journey.
Happy full moon tomorrow as we adjust to night sailing again!
Bravi!!
Arturo che ci prova con Amelia!! 😂😂