Innanzi tutto Capo Verde non è un CAPO ma un arcipelago di ben 10 isole belle lontane fra di loro (oltre 200 miglia).
Inoltre non è per nulla VERDE: sono tutte isole vulcaniche sempre rimaste molto aride e battute dal vento atlantico.
Pure Cristoforo Colombo che ci passo’ alla sua terza spedizione scrisse: “Hanno un nome ingannatore perché sono alquanto aride e io non vidi in esse alcunché di verde”. Vi trovò soltanto capre selvatiche, grandi testuggini e lebbrosi.
Il nome deriva dalla Penisola di Capo Verde in Senegal (dove c’è Dakar) che si trova alla stessa latitudine (qualcuno si sarà sbagliato).
Furono scoperte nel 1456 da un navigatore veneziano e subito dopo occupate dai portoghesi. Hanno ottenuto l’indipendenza dal Portogallo solo nel 1975 ed ora sono una repubblica.
Sono quasi tutte dedicate ai santi: Sao Vincente, Sao Anta, Sao Nicolau, Santa Maria, Sao Tiago, Santa Lucia…. ed altre. Si dividono in isole di sopravento a nord e isole di sottovento.
Le isole di Sal e Boa Vista sono le destinazioni turistiche più popolari grazie alle loro spiagge, le acque cristalline e il clima caldo tutto l’anno. Sal è anche famosa per i suoi paesaggi desertici e le saline naturali. Noi invece siamo andati a Mindelo che è il posto dei velisti: ha un marina davvero bello e organizzato ed è da qui che principalmente parte chi vuole attraversare l’Atlantico
Capo Verde è una fusione di diverse culture, influenzate principalmente da portoghesi, africani e brasiliani. Questo si riflette nella lingua, nella musica, nella danza e nella cucina. Il portoghese è la lingua ufficiale, ma molte persone parlano anche il “Criollo”, un dialetto creolo che varia da isola a isola. In realtà a Sao Vicente noi abbiamo sentito parlare tantissimo il francese.
La musica tradizionale di Capo Verde è la MORNA, una fusione di influenze africane e portoghesi, caratterizzata da un ritmo lento e malinconico. Non è cosi’ malinconica come il fado portoghese e sinceramente in alcune canzoni ho quasi ritrovato un ricordo del “liscio” romagnolo. Qui la musica è davvero ovunque: suonano per strada battendo su un secchio e in quasi tutti i ristoranti.
Le canzoni di morna spesso trattano temi di solitudine, nostalgia, e separazione, in parte dovuti all’emigrazione di molti capoverdiani verso il Brasile, il Portogallo e gli Stati Uniti. I testi esprimono anche il desiderio di ritorno alle proprie radici e l’amore per la patria, rendendo la morna una musica di forte identità culturale.
La morna è diventata famosa a livello internazionale grazie alla cantante Cesária Évora, una delle voci più celebri di Capo Verde. Évora, soprannominata “la diva delle due piedi nudi” (perché spesso si esibiva scalza), è diventata il simbolo della morna e qui a Sao Vicente le hanno anche dedicato un aereoporto.
La canzone più famosa di Capo Verde e una delle più iconiche della morna è “Sodade”
Comunque ci siamo fatti una playlist di musiche “morna” e l’ascoltiamo molto volentieri alla sera.