Ancoriamo davanti al villaggio di Raroia subito dopo l’ingresso nella passe.
Nel villaggio vivono circa 100 persone, c’è un solo negozio e la nave da Papete passa una volta al mese.
Su NoForeignLand, una delle app social dei giramondo che usiamo, Laura trova il numero di Vaea che per una modica cifra, ti “invita” a cena a casa sua. Dopo la traversata, decidiamo di meritarci una cenetta fuori e prenotiamo via Whatsapp.
Nel pomeriggio esploriamo il villaggio e troviamo la casa di Vaea, un casetta di legno con una bella veranda; è già apparecchiato per noi, saremo solo noi due questa sera.
Alle 1830 ci presentiamo e Vaea si siede a tavola con noi. È molto simpatica e subito ci racconta la sua vita: lei è originaria di Papete e si è trasferita a Raroia con Gerard, il suo secondo marito (compagno) con cui ha avuto una figlia che vive a Papete.
Gerard è francese della Nuova Guinea ed è il padrone dell’unico negozio “magasin” che dista 50m dalla casa di Vaea e funge da dispensa.
Vaea ci ha preparato una cena sontuosa, pesce alla griglia, pollo arrosto e maiale stufato con le lenticchie, riso, patate fritte e salse varie; ha anche la birra fresca. La cena passa allegra: noi le raccontiamo della nostra avventura e delle quattro ragazze e lei ci racconta i gossip del villaggio; la storia di Gerard e ci indica Gaston per le mappe dell’atollo e Kai per lo snorkeling. Abbiamo anche il Gelato.
Prima di salutarci ci regala una bellissima collana e un braccialetto di conchiglie; noi le promettiamo di portarle del tonno pescato domani e le ci promette di prepararci la sua specialità: carpaccio di ostriche da perle e melanzane.
La mattina successiva ci rivediamo al negozio di Gerard, compriamo le cipolle (unica verdura disponibile) e ci scambiamo i doni: noi due pezzi di tonno surgelato e lei un buonissimo piatto di ostriche su letto di melanzane trifolate.
Vaea è una persona squisita, sorridente, allegra e con lo spirito polinesiano dell’ospitalità e dell’accoglienza


