DISTANZA: 2819 Nm (14.731)
DURATA: 18gg 17h (449h)
EQUIPAGGIO: 2
V. MEDIA: 6,3 Kn (150 Nm/day)
MOTORE: 2h (1.038)
WATERMAKER: 21h – 2100 l (247)
VENTO : 5/28 Kn
GENERATORE: 30h (211)
PESCA: 8
Giorno 1 – 26 Aprile 2025
Il grande momento è arrivato!!

Dopo avere timbrato i passaporti e passato un’altra ispezione a bordo, alle 12:00 (18:00 GMT) salpiamo l’ancora dalla baia di Puerto Ayora e partiamo per la nostra prima TransPac. Siamo solo noi due per la tratta singola più lunga dell’intero giro del mondo: sono circa 3000 miglia di oceano aperto e contiamo di impiegare 20-22 giorni, ma dipenderà ovviamente dal vento.
Alla partenza abbiamo 11912 Miglia, 1036h motore, 226h desalinizzatore, 181h generatore.
Partiamo con un bel cielo sereno e abbiamo preparato il Gennaker. Per i primi giorni le previsioni danno un bel aliseo sui 10-15 nodi con direzione SE. Appena partiti comunque siamo di bolina larga con vele bianche, gli alisei infatti deviano intorno ai vulcani delle Galapagos.

Navighiamo sui 7 nodi con il vento reale a 100 e una bella corrente a favore: facciamo 7-8 nodi fino a sera quando il vento cala sotto i 10 nodi e la nostra velocità SOG a 6 (sempre con 1 nodo di corrente a favore)
Il mare è calmo, il tramonto bellissimo e siamo emozionati per quello che ci aspetta. Non ci sono barche intorno a noi e verso sera ci lasciamo alle spalle l’isola di Isabela, la più occidentale delle Galapagos: solo oceano tra qui e le Marchesi che sono un puntino lontano sulla carta del plotter (per vederle bisogna zoom out su una scala a 200M !)
Il Freezer funziona bene per ora anche se dubito durerà, comunque domani, lontani dalla riserva della Galapagos riprenderemo a pescare.
Abbiamo deciso di fare i turni per noi naturali di 5 ore: Fabio di guardia dalle 21:00 alle 03:00 e Laura dalle 03:00 alle 09:00. Non si vede comunque anima viva
Il cielo di notte è incredibile con milioni di stelle
Giorno 2 – 27 Aprile 2025 (143 Nm)

La notte teniamo Randa e Genoa e scendiamo verso sud, per uscire definitivamente dai doldrums e avere un aliseo stabile; il vento comunque cala sui 8-10 nodi e non filiamo veloci, ma il mare è calmo e si dorme bene.
Al mattino poggiamo e apriamo il Gennaker, la rotta diretta per le Marchesi è per 255 e ci mette con il vento a 145 TWA e 120 AWA, un bel lasco. Il cielo è sereno perché siamo all’inizio dell’aliseo (nella parte Est da cui comincia a soffiare) e non ci sono ancora gli squalls, i temporali che avremo sicuramente più avanti quando l’aliseo avrà avuto modo di tirare su l’umidità dal mare.
Al mattino caliamo l’esca e siamo in trepidante attesa del sushi… verso le 6 all’imbrunire, ecco il mulinello che urla, faccio a tempo a ferrare, capire che è grosso… che tutto si zittisce. Terminale in nylon reciso di netto, forse era uno squalo che ha inghiottito tutta l’esca e ha tagliato il terminale con i denti.
Peccato, questo era il popper del pesce spada di Granada.
Giornata tranquilla passata a leggere e goderci il mare con tramonto da favola.

Poi… all’ora di cena, noto in mare una luce forte, e guardando bene altre 5-6 luci più piccole. Il radar e l’AIS segnalano solo una barca da diporto, senza altri dettagli e … ferma in mezzo all’oceano.
Un poco preoccupati e incuriositi cambiamo rotta e proviamo a chiamarli sul VHF. Dopo vari tentativi rispondono, ma non si capisce nulla.
Passandoci vicini pensiamo sia una grande barca da pesca (Equadorena dal tono del tizio al VHF) con una serie di battelli di servizio calati in mare. Ad un certo punto sentiamo un fuoribordo, nessuna luce, ci preoccupiamo. Illuminiamo un barchino di 5-6 metri con due tizi a bordo, ci gira intorno e se ne va.
Tutto surreale considerando che siamo a 250 miglia dalle Galapagos e a più di 1000 da ogni altra terra emersa.
Giorno 3 – 28 Aprile 2025 (141 Nm – 284 da start)
Notte tranquilla con il vento che sale e scende tra 10 e 13 nodi. Il mare è un poco più formato di ieri, ma comunque abbiamo condizioni da favola.
Speriamo che rimanga così a lungo! Siamo parte di un gruppo WhatsApp di barche che stanno facendo la traversata come noi, siamo circa 50 barche e quelle più a Ovest hanno vento e onda grossa e stanno soffrendo un poco.
Questa rotta viene soprannominata Coconut Milk Route… speriamo che per noi, tenga fede al nome.


Al mattino, nel giro di ispezione, Laura trova in coperta dei totanetti! ma come hanno fatto a salire in coperta? Non avevamo mai sentito parlare dei totani volanti :)… Ma Paola ci ha generato l’immagine che ne prova chiaramente l’esistenza 🙂
Al rilevamento quotidiano abbiamo 141 miglia fatte, poco meno del 10% del totale dietro di noi.
Nel pomeriggio il vento comincia a salire sui 15 nodi e decidiamo che per la notte chiuderemo il Gennaker e passeremo a farfalla con genoa tangonato; non tanto per il vento ma per il rischio di squalls che aumenta ogni giorno che ci muoviamo verso Ovest.

Il pomeriggio comincia con una piccola cattura: un Wahoo del pacifico di 1-1.5 Kg. Chiaramente il fratello minore…. Dopo circa un ora, mulinello che urla e dalla ferrata si capisce che è grosso. Non salta ma è velocissimo quando scarta a destra e sinistra. Laura lo arpiona con il raffio – alla perfezione, ormai è una esperta. Un ora di lavoro e il wahoo di una quindicina di Kg è impacchettato e nel freezer… che per ora continua a funzionare.
Per cena mangiamo il Wahoo piccolo ed è buonissimo, carne bianca, tenera e saporita. Abbiamo le proteine per la prossima settimana…
Per tirare su il pesce abbiamo chiuso il Gennaker, quindi prepariamo il tangone sopravento e la ritenuta del boma e ci mettiamo a farfalla. Sulla rotta giusta il vento è per 135 TWA, quindi al limite della farfalla e sulle onde il fiocco controventa: ci mettiamo per 150 TWA e accettiamo di andsare fuori rotta, tanto è lunga…. Comunque l’angolo delle onde è di circa 40 gradi al vento (le onde sono da sud) e rendono l’andatura a farfalla scomoda.
Giorno 4 – 29 Aprile 2025 (161 Nm – 445 da start)

Notte abbastanza movimentata con le onde al traverso, e l’andatura a farfalla che non stabilizza la barca, per di più portandoci fuori rotta. Appena mi sveglio cambiamo e ci mettiamo al lasco mure a sinistra lasciando il tangone montato. Guadagniamo un nodo e sopratutto siamo per 255, la rotta per le Marchesi; si va decisamente meglio, meno rollio ma un poco più beccheggio.
La pesca notturna oggi ha prodotto dei pesci volanti, che Laura diligentemente raccoglie e mi lascia in bell’ordine sulla coperta 🙂

Mattinata tranquilla, sole e vento sui 15 nodi, abbiamo tutta tela e 130 TWA – 100 AWA, filiamo al lasco che è un piacere, sempre tra i 7 e gli 8 nodi (sempre con 1 nodo di corrente a favore).
Nel pomeriggio il mare si calma, il vento si stabilizza e navighiamo veloci, la barca sale e scende sulle onde che sono molto lunghe. Dopo pranzo, mi metto a prua con il genoa che fa ombra, il suono dell’acqua sulla prua, la sdraietta pieghevole, Il sigaro e il kindle… un vero piacere.
Laura ha introdotto una nuova routine: verso sera si fa 30 minuti di pilates: ci mettiamo a poppa e se il mare lo permette, seguiamo una sua app sull’ipad. Ero scettico, ma ammetto che è piacevole.
Oggi non abbiamo pescato… ma abbiamo mangiato l’ottimo Wahoo di ieri
Giorno 5 – 30 Aprile 2025 (161 Nm 601 da start)

Durante il mio turno, verso le 02:00, risalendo in pozzetto sento qualcosa di viscido sotto ai piedi… guardo ed è un calamaretto che non riesco a capire come, è saltato dal mare infilandosi nella finestra centrale del pozzetto. Considerando che il pozzetto è 2 metri sopra l’acqua, che la barca è larga in quel punto almeno 4 metri e che l’apertura del vetro è forse mezzo metro per lato…. Era un calamaro campione del mondo!
Mattinata con sole e cielo azzurro, nessuna nuvola in cielo, ma purtroppo il vento cala sui 10 nodi e l’andatura diventa piu scomoda, si balla sulle onde senza l’effetto stabilizzante del vento. Facciamo solo 5 nodi SOG di cui uno di corrente.
Verso le 10:00, apriamo il Gennaker e teniamo tutta randa, abbiamo al vento la massima superfice velica possibile sul Tipota (62mq di Randa e 180mq di Gennaker), orziamo un poco e si fila di nuovo a 7 nodi con barca stabile.
Il cielo è sereno e decidiamo di non ridurre per la notte, ma verso le 2300 il vento gira in senso antiorario (più da E che da SE) e ci manda truppo verso Sud. Sono di guardia io, chiudo il Gennaker, poggio e apro il Genoa a farfalla, perdiamo un nodo, ma andiamo verso le Marchesi (rotta 250)
Una giornata di vela bellissima!
Giorno 6 – 1 Maggio 2025 (143 Nm 744 da start)
Notte tranquilla con Randa e Genoa a farfalla e vento tra 10 e 13 nodi. La rotta è un poco più bassa (245 vs 255) di quella che servirebbe, ma siamo ancora lontani e 10 gradi non sono un problema. Se rimanesse così useremo il BWR per poggiare oltre i 165 TWA.

Sia ieri che oggi ha abboccato qualcosa ma si è subito slamato, peccato.
Nel controllo quotidiano ci accorgiamo che la scotta del Vang si sta rovinando dove tocca la parte in alluminio. Lo cazziamo di più per farlo lavorare in un punto diverso, ma dovremo cambiarla.
Nel pomeriggio il vento cala, ma teniamo l’andatura a farfalla; mettiamo il Gennaker nella sacca in coperta per evitare che si rovini al sole (non ha la fascia anti UV) e anche, sopratutto, per evitare che si apra in caso di vento forte.

Abbiamo imparato che per quanto ben arrotolato, il Nostro Gennaker ha la balumina leggera che sopra i 20 nodi prende vento e si apre… a quel punto tirarlo giù diventa complicato e pericoloso. Ci è capitato due volte: in Atlantico e nel mare dei Caraibi.
Regoliamo il tangone (più basso) e prepariamo la scotta di sopravento per il BWR.
Oggi abbiamo passato le 750 miglia da quando siamo partiti dalle Galapagos! Siamo ad 1/4 della traversata. Laura prepara un bellissimo disegno – indicatore di progresso – che useremo nei giorni importanti.
Verso sera il vento risale sui 15 nodi e filiamo a 8 nodi.
Cena a base di Wahoo e patacones – i platani fritti (due volte) – piatto tipico di Colombia ed Equador.
Giorno 7 – 2 Maggio 2025 (152 Nm 896 da start)
Più ci muoviamo verso Ovest e più l’aliseo si stabilizza e rinforza.
Questa mattina abbiamo 17-18 nodi e ne facciamo 8, anche il mare è salito un poco e si balla “gentilmente”.
Durante il turno di Laura ha abboccato qualcosa, ma si è liberato 🙁 peccato.

Il vento rimane sui 15 nodi e con l’andatura a farfalla 160 gradi TWA teniamo rotta per 250-260 gradi che è la rotta diretta. Il pilota automatico è sempre impostato con rotta al vento e usiamo l’impostazione sul vento reale che essendo calcolato ha un andamento più smorzato rispetto all’impostazione sul vento apparente (che invece è il segnale diretto dal windex); il pilota lavora quindi meno.
Verso le 1500, mulinello che urla, ferro, ma si capisce che è piccolo. Tiriamo su una lampuga (la prima del pacifico). Qui la chiamano Mahi Mahi ed è un pesce bellissimo, verde e giallo con macchie blu, più colorato di quelle dell’Atlantico.
Sfilettato finisce in una pasta con zafferano e cavolini di bruxelles che prepara Laura: buonissima.
Per scaramanzia non lo diciamo…ma, dopo una settimana, non abbiamo ancora avuto neanche uno squall :). Le barche nel gruppo whatsapp riportano di squalls forti e continui… speriamo che la buona sorte con il meteo continui.
Giorno 8 – 3 Maggio 2025 (158 Nm 1.054 da start)

Siamo abbastanza stanchi e dobbiamo stare attenti. Ieri io sono crollato nel pomeriggio per 2 ore e stanotte Laura ha fatto fatica a svegliarsi. Oggi cercheremo di riposare alternati durante il giorno.

Mi sveglio con una sorpresa… nel lavandino trovo una lampuga! Laura ha fatto tutto da sola, bravissima ormai con ami lenze e mulinelli.
Durante la notte il vento è girato da Sud e siccome farfalla riusciamo a stringere massimo 1fino a 50 TWA, eravamo fuori rotta di una quindicina di gradi (andavamo 270). Abbiamo chiuso il Genoa, alzato e aperto il Gennaker! Turbo!

A 17-18 nodi, siamo al limite superiore della finestra di uso del Gennaker, ma ci fa filare a 10 nodi e anche più con rotta 240. Se il vento resta stabile scenderemo durante il giorno per 240 e durante la notte rimettiamo a farfalla per 270…. La media dovrebbe farci fare i 255 che ci servono.
Verso sera il vento è sui 17-18 nodi, e anche se mi piange il cuore rinunciare alle planate a 9-10 nodi, pensiamo che per la notte sia meglio passare al Genoa. Ci mettiamo per 130 TWA che ci fa fare 245 gradi con Randa e Genoa al lasco mure a sinistra.
Oggi abbiamo passato le 1000 miglia dalla partenza e siamo a circa un terzo della traversata.
Cena con il Mahi Mahi di Laura fatto a ceviche e una frittata (!!….)
Giorno 9 – 4 Maggio 2025 (165 Nm 1.219 da start)

Questa notte durante il turno di notte, verso le due, comincio a sentirmi male: mal di testa, crampi allo stomaco, un poco di febbre e tremolio alle gambe. Faccio fatica a stare in piedi. Al cambio di turno Laura mi coccola e per fortuna riesco a prendere sonno…
Ci siamo preoccupati entrambe, siamo a 1000 miglia dalle Galapagos e 2000 dalle Marchesi, siamo solo in due e quindi se si sta male … sono problemi seri.
Ma cosa è successo? …..La Frittata!!
Ieri, facendo la frittata, avevo notato alcune uova andate a male (muffa all’esterno e rosso che si attacca al guscio) che avevo subito buttato, avevamo quindi fatto il test di galleggiamento (si dice che se l’uovo è andato a male galleggia) e usato quelle che stavano sul fondo. Laura per fortuna non aveva mangiato la frittata che era prevista per oggi a pranzo.
Lezioni imparate: (1) Le uova all’equatore devono stare in frigo! (2) Il test di galleggiamento non funziona (3) Come confermato da Doc Piro, il nostro medico velista che ci supporta da Milano, l’intossicazione da uovo è rognosa e pericolosa.
Durante la notte il vento si mantiene sui 15 nodi e facciamo il record di 165Nm da quando siamo partiti dalle Galapagos.
Oggi si mangia leggeri!
Il pomeriggio c’è un tempo splendido, aria fresca, sole, cielo blu, il mare che scintilla… una favola.
Io riposo tutto il giorno e verso sera sento di stare decisamente meglio.
Giorno 10 – 5 Maggio 2025 (131 Nm 1.350 da start)

Nella notte il vento cala sotto i 10 e facciamo fatica a tenere le vele stabili. Orziamo un poco e riusciamo a fare 5 nodi.
Alle 6, dopo tre ore di sonno…. sento Laura che dice: FAAAABIO…. ha abboccato.
E’ alba, canna appena calata e Claudia è al telefono in diretta. Io in mutande, ferro e tiriamo a bordo un bel tonnetto (skipjack e non pinna gialla purtroppo). Sfilettato, imbustato e nel freezer in meno di 20 minuti, ormai siamo diventati bravi e siamo una catena di montaggio.
Mattina con sole e sempre poco vento, apriamo il Gennaker e speriamo che l’arietta sui 9 nodi tenga; nel gruppo whatsapp sentiamo che barche dietro di noi hanno dovuto accendere il motore, speriamo di no. Noi per ora, dalle Galapagos, non lo abbiamo mai acceso 🙂
Il pomeriggio passa con bel tempo ma vento molto ballerino con continui salti anche di 50-60 gradi e forza intorno ai 9-10 nodi.
Poi verso sera rinforza e si stabilizza, si fila bene con il Gennaker.
Io purtroppo non sono riuscito a dormire durante il giorno per recuperare la sveglia con il tonno, ma per fortuna non mi sento stanco e sopratutto sto bene, l’intossicazione da uovo è passata.

Oggi abbiamo anche passato i 112.5 gradi di longitudine Ovest, e quindi cambia l’ora su Tipota, adesso siamo GMT -8, nella stessa TZ dell’Alaska. (112.5 = multipli di 15 + 7.5 – vedi post sui fusi orario). Le Marchesi sono a GMT -9.5, e sono una di quelle anomalie bizzarre create dagli stati che modificano i fusi naturali.
Intanto, dopo due settimane di pacifico abbiamo le alghe che stanno salendo in coperta!! Pensavo che con il movimento non attaccassero, ma evidentemente qui il mare è talmente ricco che si formano anche in movimento.
Alle Marchesi avremo da lavorare a pulire tutto lo scafo.
Giorno 11 – 6 Maggio 2025 (140 Nm 1.490 da start)

Durante la notte rinforza a 17-18 e arrivano i primi veri squall, due o tre di fila, finalmente si sciacqua la barca che era incrostata di sale, ma non sono abituato al risveglio senza sole e con le nuvole basse: per 9 giorni abbiamo avuto cielo sereno… qualche nuvola ci sta.
Alle 0300, al cambio di turno tra me e Laura, chiudiamo il Gennaker e ci mettiamo di conserva con Genoa e Randa: il vento in realtà rimane poco ma prima di uno squall Laura vede 26 nodi che con il Gennaker sarebbero stati pericolosi.

Il vento continua ad essere super ballerino con il pilota automatico che scatta in allarme in continuazione per salto di vento maggiore di 60 gradi!!
Verso mezzogiorno il cielo si pulisce ma il vento gira e ci manda troppo a sud.
Faccio il weather-routing con Predict Wind (vedi post) e decidiamo di stare più a nord delle Marchesi per evitare un buco di vento previsto per inizio settimana prossima. Con il Gennaker riusciamo a fare al massimo 150 TWA, quindi decidiamo che è arrivato il momento del BWR (Vedi post).
Dobbiamo chiudere il Gennaker, abbassarlo, alzare il BWR, armare le scotte e il barber e aprirlo.

Ora riusciamo a fare poppa piena e per 180 TWA abbiamo rotta per 260 che è quello che vogliamo. Peccato che l’intensità sia di soli 8 nodi e facciamo a malapena 4.5 Kn di velocità.
In compenso con rotta 260 siamo allineati con le onde e quindi per muovendoci pianissimo, non si balla troppo.
Anche se non è facile prevedere la rotta che si fa nella realtà, possiamo dire che siamo a metà, avendo percorso circa 1500 miglia e mancandone (in linea retta) 1370!! Il Pacifico è proprio grande e ci sta regalando (fin qui…) la traversata più bella!
Nel pomeriggio il vento ci fa impazzire, cala sotto 10 nodi e continua a cambiare direzione, ci sono un sacco di squalls attorno a noi. Cambiamo vele 4 volte, BWR, Genoa e Randa al Lasco, BWR di nuovo, Farfalla. Verso sera si stabilizza un poco, ma la rotta non è quella che vogliamo: stiamo scendendo troppo a sud. Domani dovremo usare il BWR mure a dritta per salire.
Giorno 12 – 7 Maggio 2025 (121 Nm 1.611 da start)
Durante la notte il vento sale e si stabilizza sui 15 Kn, ma soffia da 75-85 gradi, ben diverso dalle previsioni (tutti i modelli concordi) che lo danno per 90-100. Strano davvero che l’aliseo di Sud Est abbia invece una componente Nord.
Comunque cara grazia c’è vento e si cammina.

Con l’andatura a farfalla non siamo in rotta e discutiamo un poco al mattino il da farsi. Il vento intanto sale sui 18 nodi per 80 gradi. Le opzioni sono:
– Strambare tutto e mettersi mure a dritta, muovere il tangone e contare che l’aliseo di SE rimanga con componente N e salga.
– Contare che il vento non salga oltre 20, aprire il BWR e strambare con quello, lasciando il tangone dove sta; assumendo che il vento torni da SE e non superi i 20 Kn.
– Usare solo il Genoa tangonato a sinistra e mettersi mure a dritta solo con Genoa; assumendo che il vento salga sopra 25 e rimanga con componente da N.

Alla fine optiamo per il BWR e ci mettiamo per 160gradi TWA e riusciamo ad essere più o meno sulla rotta che vogliamo. Il vento non rinforza, anzi si stabilizza intorno a 15 e facciamo 7-7.5 Kn. Si rolla parecchio, ma siamo contenti.
La giornata è serena e l’aria fresca, facciamo tutto il pomeriggio con il BWR che sbatacchia un poco… solo per scoprire al tramonto che si stabilizza quando lo cazziamo di più, particolarmente il lato sottovento.
Scopro anche che per attrito si sta tagliando la scotta del vang, smusso l’angolo e riparo la calza, dovrò cambiarla, ma spero che regga fino alle marchesi
Sappiamo che il vento deve salire, quindi, dopo cena, chiudiamo il BWR e proviamo ad andare solo con il Genoa tangonato (per tenere la rotta giusta), ma si va troppo piano, allora ri-strambiamo e ci mettiamo mure a sinistra a farfalla sapendo di andare fuori rotta di una trentina di gradi.
Giorno 13 – 8 Maggio 2025 (138 Nm 1.749 da start)

Durante la notte il vento prima cala e poi rinforza, finalmente rimettendosi per ESE (circa 100 gradi) che è la sua direzione naturale. Filiamo bene, ma con il vento sopra 20 nodi si alza parecchio mare e si balla molto.
La giornata è nuvolosa con squalls e 3 metri di onda ; abbiamo ridotto un poco la randa e con tutto genoa a farfalla siamo costantemente tra 7 e 9 Kn: finalmente dopo due giorni di medie sui 4-5.

Non è una giornata comoda, si fa fatica a stare in piedi, cielo ed aria sono uggiosi; dovrebbe durare fino a stanotte, poi calare. Per ora, Laura sta bene, ma per precauzione prende la Cinnerizina e si sposta a riposare in quadrato.
Sulle onde la barca parte in planata, abbiamo anche visto 12 Kn di velocità.
Il pomeriggio resta Rock&Roll, ma verso sera il cielo si schiarisce e il vento si stabilizza sui 18 nodi, resta onda alta.
Giorno 14 – 9 Maggio 2025 (172 Nm 1.921 da start)

Durante la notte il vento resta stabile, il mare si calma un poco (solo un poco) e noi filiamo bene con Tutta randa e Genoa pieno a farfalla. Verso le 0300, la distanza (in linea retta) da noi a Fatu Hiva scende sotto le 1000 Nm! Siamo a circa 2/3 della traversata!

In Mattinata, durante il turno di Laura, ci raggiunge “Amelia” un Booby dai piedi rossi che non sappiamo se sia delle Galapagos in traversata come noi, o un esploratore della Marchesi venuto in avanscoperta. Laura comunque la battezza Amelia. Verso mezzogiorno arriva anche il suo compagno e si piazzano sulla varea del tangone. Lì non ci danno fastidio perchè le cacche le fanno dirette in mare. Fanno base sul tipota tutto il giorno e alle 2330 quando sto scrivendo sono ancora lì. Siamo in 4 🙂
La giornata è bella, il vento si mantiene stabile in direzione e rimane tra 15 e 20 Kn, siamo sulla rotta diretta. Al rilevamento delle miglia percorse nelle 24 ore, facciamo 172, per ora, record di questa traversata.



Verso le 1600, sono in bagno e sento… Faaaabio!! Corro fuori e Laura ha ferrato e chiuso la frizione, ma il mulinello urla! Deve essere grosso. Laura rolla Genoa e quasi tutta la Randa, io comincio a recuperare, ma per buona mezz’ora cedo più filo di quanto ne riesca a recuperare. Poi piano piano si stanca e lo porto vicino. Laura lo arpiona con il raffio e lo tira su in barca!
Ormai è diventata un cecchino con il raffio; e non è per nulla facile. La barca è alta e si muove sulle onde il pesce non sta fermo e quelli grossi hanno la pelle molto dura e il raffio è lungo un paio di metri; bisogna arpionarlo vicino alla testa e poi tirare subito, il tutto stando in equilibrio. Se non si riesce al primo colpo, è molto facile perdere il pesce in questa fase.
Tiriamo su un bel tonno sui 10-12 Kg, è una altro skipjack, la varietà meno pregiata (io spero sempre in un pinna gialla o pinna blu come quello della Sicilia del 2023), ma siamo contenti lo stesso, sfilettato, pulito, asciugato e messo sottovuoto, poi freezer per abbatterlo. È la settima cattura di questa traversata e abbiamo il freezer pieno con un ottimo assortimento: Wahoo, Mahi, Tonno.
Verso sera anche il mare finalmente si calma e riusciamo a cenare bene. Film insieme per un’oretta e poi turni.
Giorno 15 – 10 Maggio 2025 (163 Nm 2.084 da start)

Giornata di aliseo perfetta, vento tra 15 e 20 Kn, onda gestibile, planate e sole scintillante.
Da quando siamo scesi a sud (ormai siamo a 8 gradi di latitudine Sud), l’aria non è più umida come alle Galapagos.
Durante la giornata non tocchiamo ne le vele (siamo sempre con tutta tela a farfalla) ne l’autopilota (TWA di 155) in rotta per 260 dritti su Fatu Hiva. Nelle 24h abbiamo battuto il record di ieri con 173 Nm (7,2 Kn di media).
Oggi non abbiamo calato la lenza, il freezer è quasi pieno, ma domani riprenderemo con un artificiale diverso, nella speranza di un Wahoo o di un Pinna Gialla.
Abbiamo deciso di puntare su Fatu Hiva che è la più occidentale delle isole Marchesi, pochissimo abitata è famosa per l’ancoraggio nella Baia delle Vergini, considerato uno dei più belli al mondo. Fatu Hiva non sarebbe un porto di ingresso e bisognerebbe prima andare a Hiva Oa che però è più a est e quindi sottovento, ma dai blog e dal gruppo whatsapp abbiamo letto che molte barche fanno così e che la cosa è tollerata dalle autorità per qualche giorno.
Vogliamo prendere fiato a Fatu Hiva, goderci il posto ed evitare di tornarci risalendo l’Aliseo.
Ci siamo ormai abituati alla routine delle guardie e ai ritmi del sonno, ma cominciamo a sentire un poco la stanchezza e vogliamo arrivare. In linea retta mancano 750 Nm e la nostra ETA è per giovedì prossimo 15/5, sempre vento e mare permettendo.
La serata è bellissima con la luna piena che ci illumina a giorno
Giorno 16 – 11 Maggio 2025 (155 Nm 2.239 da start)

Oggi cielo coperto e per tutto il giorno abbiamo squalls.
A differenza di quelli dell’atlantico, qui sono alzano meno vento, in media una decina di nodi sopra l’Aliseo costante, ma sono più ravvicinati, come se fossero addensamenti locali di un unico grande sistema di nuvole.
Prima e dopo lo squall, il vento diventa molto ballerino con salti anche di 50-60 gradi.

Questa mattina abbiamo cambiato il terzo fuso orario da quando siamo partiti (abbiamo superato i 127,5 gradi Ovest di longitudine) e ora siamo GMT-9. Sugli Iphone quando abbiamo cercato una località che avesse questo fuso… non la abbiamo trovata e abbiamo impostato l’ora manualmente. Siamo infatti in una fascia di longitudine dove le uniche terre emerse sono a Nord tra Alasca e Siberia e a sud nell’Antartico!
Arrivando alle marchesi toglieremo altri 30 minuti.
Nel pomeriggio abbocca due volte, sempre dei tonni skipjack. Il primo si slama a 10 metri dalla barca saltando, il secondo lo portiamo a bordo ed è un altro bel pescione sui 10 Kg.

Oramai il freezer è stracolmo e da domani dobbiamo interrompere la pesca.
8 prede in questa traversata: 2 wahoo, 3 Mahi Mahi, 3 Tonni Skipjack. Avremo pescato 60 Kg di pesce.
La nostra Eta rimane a Giovedì 15 e le previsioni danno condizioni di vento costanti, ma nuvolo… che purtroppo significa squalls.
Abbiamo anche passato il 75% della traversata, che inizialmente era prevista di circa 3000 Nm, ma che sarà probabilmente più corta di 200 Nm grazie alla rotta diretta che siamo riusciti a tenere finora (in linea retta ci mancano 550 Nm).
La luna è piena e quando fa capolino tra le nuvole, ci regala una serata bellissima
Giorno 17 – 12 Maggio 2025 (148 Nm 2.387 da start)

Giornata di aleseo perfetta, sole nuvolette e vento tra 15 e 20 nodi che rinforza nel pomeriggio. Sono 4 giorni che non cambiamo set up delle vele e aggiustiamo solo di qualche grado il pilota. Si fila veloci, la media è buona e sentiamo odore di arrivo! In linea retta mancano 400 Nm
Durante il giorno non peschiamo, e un poco ci dispiace, ma il freezer è pieno e sarebbe un peccato.
Verso sera, per la prima volta dal giorno 2 vediamo un segnale AIS: prima anima viva da 15 giorni; li chiamo al VHF e sono una barca a vela tedesca di 13m che si chiama Odine, sono diretti a Hiva Oa, li vediamo in lontananza sopravento a noi, su rotta più o meno parallela a noi.
Le previsioni sono buone con vento che dovrebbe rinforzare un poco per le prossime 24 ore e poi tornare sui 15 nodi per Mercoledì e Giovedì quando prevediamo di arrivare, spero di giorno. Le ultime traversate le abbiamo finite tutte di notte, ma ancorare a Fatu Hiva, alla Baia delle Vergini, di notte non mi alletta per nulla: il fondale scende rapidamente e ci potrebbero essere parecchie barche.
Lauretta comincia ad essere stanca e dobbiamo dosare le forze per l’arrivo. Ma stiamo pensando ai festeggiamenti 🙂
Giorno 18 – 13 Maggio 2025 (152 Nm 2.539 da start)
Altra bella giornata di sole e vento sui 20 Kn. Siamo un poco soprainvelati quando le raffiche arrivano a 23-24 Kn, ma si fila molto veloci e teniamo tutta tela a farfalla. Le one stanno montando con il vento costante e si rolla parecchio, ma ormai ci siamo abituati.

Oramai le giornate sono scandite da routines: la colazione insieme con lo yogurt fatto da Laura, i pasti e anche i miei momenti di relax con sigaro a poppa.
Questa mattina abbiamo fatto il collegamento con la classe di Mary, la mamma di Alex; una quarta elementare di ragazzi carini che hanno ascoltato la nostra storia di navigazione e fatto domande. Incredibile poter fare un collegamento così dal mezzo del pacifico… grazie Starlink!
Il nostro Starlink è ora agganciato alla Nuova Zelanda! La rete dei satelliti Starlink si aggancia a internet per mezzo di stazioni a terra, quando si è in Oceano il segnale viene trasmesso da satellite a satellite fino a trovare un satellite che “vede” una stazione a terra. In Polinesia Francese non ci sono stazioni Starlink e la più vicina è evidentemente la Nuova Zelanda.
Lo si capisce quando si guarda Netflix e ci vengono proposti i film più visti in Nova Zelanda.
Oggi ho cominciato a preparare la Lakerda, una specialità turca fatta con il tonnetto (o la palamita) messa sotto sale; la nonna Bruna sarebbe contenta, speriamo che riesca… lo sparemo tra 15 giorni.
Stiamo andando veloci e la nostra ETA è cambiata: ora nella notte tra Mercoledì e Giovedì, un altro arrivo di notte… Ma vedremo domani come siamo messi. Domani dobbiamo preparare la barca per l’arrivo e anche accendere il motore che non usiamo da 18 giorni 🙂
Mancano ormai poco più di 200 Nm e non vediamo l’ora di vedre e toccare terra!
Giorno 19 – 14 Maggio 2025 (170 Nm 2.709 da start)

Siamo sempre con tutta tela a farfalla e siamo costantemente sopra 7 Kn.
Stamattina la Laura si sente stanchissima… probabilmente la prossimità del traguardo, fa calare l’adrenalina! Dopo il riposino pomeridiano per fortuna va meglio e poi stanotte….non dovrebbero servire turni.
Siamo andati veloci e macinato 170 Nm oggi, ne mancano un centinaio e la nostra ETA è tra le 0200 e le 0300 di domani 15 Maggio.
Dovremmo completare la traversata in meno di 20 giorni e sicuramente meno delle 3000 miglia della rotta iniziale.

Oggi decidiamo di pescare (ultimo giorno) anche perchè ieri abbiamo tolto dal freezer tre pezzi di tonno per provare a fare la Lakerda. Calo il nostro popper rosa australiano e dopo meno di mezz’ora il mulinello urla…. e urla fortissimo.
Ferro, chiudo la frizione e…. non cambia nulla, l’animale si sta portando via i 1000 metri di dacron alla velocità della luce. Provo a stringere un poco la frizione e per lo meno rallenta, dando comunque strattoni fortissimi, nonostante si sia già preso 500 m di filo.
E poi… in uno degli strattoni… si zittisce tutto. Noooo, doveva essere molto grande, probabilmente impossibile da portare a bordo. Ha ceduto il dacron che è da 80 Lb!
Aggiungo 400mt di dacron e rifaccio terminale e girelle, calo l’ultimo popper australiano rimasto che è grigio (quello rosa era il killer), ma durante tutta la giornata non abbocca altro. Al tramonto metto via la canna, in questa traversata ci ha decisamente dato soddisfazioni, ma anche dispiaceri.
Verso sera al tramonto, caliamo il BWR e disarmiamo il tangone che è stato su per 18 giorni: passo 20 minuti a pulire la varea piena di cacche dei du boobies!!
Scrutiamo l’orizzonte sperando di vedere le sagome di Fatu Hiva e di Hiva Oa che sono abbastanza alte e ad ovest, ma purtroppo non le vediamo e non riusciamo ad urlare Teeeerrrraaa. Faremo domani nella baia delle Vergini.
Giorno 20 – 15 Maggio 2025 (106 Nm 2.815 da start)
ARRIVATI!!!!
Alle 0200 del 15 Maggio 2025, caliamo l’ancora nella baia delle Vergini a Fatu Hiva, Polynesia Francese.

Le ultime miglia sono al lasco con il vento che fa le bizze e le onde che fanno sbattere le vele. Vediamo terra con la luna!
Per non farci mancare nulla, verso le 0030 arriva uno squall, seguita da un altro e così via fino alle 0300. Arriviamo sotto ai nuvoloni e in mezzo a continui acquazzoni; riusciamo a buttare l’ancora con uno spiraglio di luna sulla poppa di un catamarano americano (Luna) che era nel gruppo whatsapp della TransPac e che ci aveva mandato in giornata un video molto utile delle barche in rada.
Ancorare qui è a dir poco difficile. Il fondale è a strapiombo, verso la fine della baia ci sono solo rocce e entrano raffiche da tutte le direzioni, spesso dall’alto. Abbiamo letto di parecchi che hanno abbandonato la baia perchè l’ancora non teneva.
A noi va bene e dopo avere arato una decina di metri, la nostra Ultra fa testa e siamo fermi.
Un abbraccio e una foto e si va a dormire, finalmente insieme e finalmente fermi.

E’ stata una traversata spettacolare: siamo andati veloci e diretti, non abbiamo usato il motore se non per alzare e calare l’ancora, abbiamo avuto venti tra i 5 e i 25 Kn e tranne la trinchetta, abbiamo usato tutte le nostre configurazioni di vele.
Abbiamo pescato 8 pesci, il freezer (che continua a funzionare) è colmo.
Siamo andati d’accordo e non siamo stati male (tranne la piccola intossicazione da uova).
Non abbiamo rotto nulla (che è straordinario per 20 girni in mare), solo qualche scotta usurata
Navigare in due è talvolta faticoso, ma regala momenti unici che ci porteremo sempre nel cuore













21 Comments
Buon vento ragazzi! Vi seguo sul tracking!!!
Buona traversata e buon vento…
Bravissimi! Vi seguo con grande curiosità e…un pizzico di invidia! Molto ben scritto il diario di bordo, essenziale ma non per questo meno interessante. Buon vento!
Grazie!
Bello il disegno, seguirò con curiosità il progress del percorso…buon vento ⛵️
Una meravigliosa emozione seguirvi giorno x giorno! Ci fate sognare…
Grazie Enzo!
Abbiate buona cura di voi stessi e speriamo che queste restanti due settimane di TransPac passino velocemente. Vi vogliamo un oceano di bene🥰
insallah!
Vi segguo sempre con grande interesse ed emozione. I vostri racconti sono sempre coinvolgenti e non fanno altro che accrescere la mia invidia. Sono certo che dopo alcuni momenti comprensibili di stanchezza e di minor eccitazione faranno seguito nuovi stimoli e entusiasmanti esperienze. Buon vento!
Grazie!!
Complimenti per le pescate, siete abilissimi💪…2/3 della traversata, forza che siete a buon punto ⛵️
Alla Baia delle Vergini, bellissima, fermatevi qualche giorno per riprendervi dai turni…
Scary squalls – 26 kn – no joke. Luckily you were prepared!
Continued safe passage!
What an incredible adventure, with immense skill and joy! Thanks for sharing.
Thank you Nick, we are so happy that you follow our dream
Just caught up on the entire passage. Thank you so much for sharing your journey in such a meaningful and inspiring way! We are so happy for you both, and hope we have the opportunity to meet up somewhere, somehow.
I’m so impressed with both of your skill, perseverance and stamina. I love watching you guys!
Almost there!! Great spirit and too bad that one got away – I heard a blue fin tuna can bring in 170,000 USD..
Bravi ragazzi!!! Che avventura, siamo felici che vi stiate avvicinando a noi. Grandi pescatori! Riposatevi un po’ adesso…