Ogni casa dove abbiamo vissuto porta con se un sacco di ricordi, spesso ci si abitua a viverci e la si considera una cosa costante e immutabile…
E poi quando la si lascia si dimentica persino di fotografarla; è capitato anche a noi.
Qui di seguito abbiamo qui recuperato qualche foto e vogliamo raccontare dove abbiamo abitato e qualche ricordo o aneddoto di quegli anni.

Via Masotto N° 30, vi abbiamo abitato dal 18.1.1992 al 30.1.1995

Questa la prima casa, quella che non si scorda mai. Era veramente un nido d’amore…trovata in fretta e furia quando abbiamo deciso di andare a vivere insieme.
Un 2 locali al primo piano di via Masotto al numero 30.
Con un affitto alla portata dei nostri scarni stipendi, erano circa 50 mq di moquette marrone e muri rosa shocking (abitata prima da una coppia di gay).
Mobilio: un misto tra old navy e anni 70 . Ci abbiamo messo un bel po’ prima di far diventare i muri bianchi, ovviamente imbiancando noi.

In breve ci eravamo organizzati con la lavatrice spostata sul terrazzo, televisore su ruote, cucina attrezzata per invitare anche 8-10 persone; mobili old england in cantina e i vecchi mobili di fabio in soggiorno. Molto bello (per noi) il letto a cassettone apribile che ci siamo costruiti.
Tra i ricordi più belli, la casa piena di cuori che Laura ha preparato per San Valentino; la borsa sempre pronta ai piedi del letto e le serata passate a programmare su Gestex.
Tra le cose da dimenticare, gli scarafaggi, il vicinato (tranne la signora Maraschi di fronte a noi), e qualche litigata iniziale di assestamento della coppia
Ci abbiamo vissuto 3 anni, dal 1992 al 1995.

Via Dario Papa 4 H , vi abbiamo abitato dal 1.11.1995 al 17.1.1999

La seconda casa abitata insieme … la prima comperata.
Dopo una ricerca lunghissima abbiamo trovato un 3 locali in zona Maggiolina, in via Dario Papa 4: palazzina in mezzo al verde in una zona tranquillissima.
Laura ha visto decine di case e poi una mattina Angelo Caressa che era il cliente di Fabio in Rinascente, gli dice di avere visto un cartello nel suo complesso… vista comprata.
Ci abbiamo messo circa un anno, dalle prime riviste d’arredamento, all’architetto alla ristrutturazione ma alla fine è venuta “una bomboniera”.
Davvero bellissima …impossibile trovare di piu’ in 70 mq: camera matrimoniale, bagno con antibagno, studio con la scrivania di Fabio, cucina abitabile e soggiorno. L’architetto è stata Sara Barberis, la cognata di Michele Dagradi, il capo di Fabio; veramente bravissima sugli spazi ridotti.
Ha persino risparmiato sullo spazio dei muri, che in effetti non c’erano, ma erano sostituiti da sottili fogli di carton-gesso fissati agli armadi.
Mobili su misura e prime esperienze con i fornitori che poi diventeranno abituali come i fratelli Berto o i Terenzi di Pesaro.

Alla fine è venuta davvero bella! Tra le cose particolari, la parete curva in cucina per dare spazio alla doccia, il parquet in bagno e la camera da letto calcolata al centimetro. Poi, dopo meno di due anni, sono arrivate le gemelle … quindi, via la scrivania e lo studio e dentro i lettini.
Nel bagno vaschetta di plastica e tubo per l’acqua dal bidet per rimediare alla mancanza della vasca e tante nuove cosine in giro per casa.
Dopo poco è stato evidente che non ci saremmo stati più e quindi abbiamo subito iniziato la ricerca per una casa più grande.
Questa volta dovevamo sincronizzare acquisto della nuova e vendita di questa: piu’ di 100 persone sono passate prima di trovare quelli che ce la comprassero bene, ma alla fine la abbiamo venduta al doppio di quello a cui la comprammo. Laura ha pianto tanto prima di lasciarla.

Da ricordare Angeo e Nadia Caressa che ci hanno aiutato a trovare la casa ed in ogni occasione, il signor Rapisarda, bizzarro e burbero capo-palazzina con cui è sempre stato amore-odio … ci ha concesso il sottoscala per il vino, ma una volta ci ha persino staccato la corrente per dispetto.
Tra le cose da ricordare: la colluttazione tra Fabio e il ladro sulle scale e il conseguente regalo di un manganello di legno per difendersi; il mistero delle chiavi e dei chiodi sull’albero di fronte; i ladri che sono entrati e si sono massacrati con i vetri della finestra rotta; il fioraio in piazzale Farina con cui Laura era diventata amica; la pasticceria in via Cagliero.
Ci abbiamo vissuto poco più di 3 anni.

San Felice Prima strada N°3, vi abbiamo abitato dal 18.1.1999 al 15.9.2003

La terza casa …a San Felice, decisione sofferta con i soliti pro e contro di vivere in città o fuori e se fuori quanto vicino ai nonni; alla fine decisione presa assieme in una tiepida serata al mare in Turchia ad Antalya.
Anche questa volta serve una ristrutturazione totale… ma questa volta con qualche mezzo in più ci possiamo permettere l’aria condizionata, un grande terrazzo e persino la sauna (da uno). L’architetto è sempre la Sara e l’impresa scelta è quella di un certo Mazza che farà impazzire Laura, tra ritardi ed errori.
Aveva la cucina a vista, separata dal soggiorno da un gradino ed una ringhiera con colonna di granito bianco… e palla decorativa.
Il grande salone aveva una nicchia con archi dentro la quale avevamo appesa l’amaca singola. Le camere delle bimbe e di Baby (il nome della prima tata che l’ha abitata) avevano delle porte di vetro senza stipite e avevamo la prima cabina armadio.

Per l’arredamento, prendiamo quasi tutto nuovo, i mobili di via Masotto sono finiti in solaio mentre la scrivania di Fabio ha una nicchia su misura in camera da letto. Letti e divani da Berto e la cucina dai Terenzi.
Alla fine è venuta una casa bellissima…dove sono cresciute le gemelle e sono nate Silvia e Flavia.
Vi abbiamo fatto le prime mega feste con barbeque sul terrazzo ed anche 40 invitati; abbiamo fatto la prima sala cinema con videoproiettore e telone; ci abbiamo avuto il primo collegamento fisso ad internet con fastweb.

Indimenticabili la cameretta con 3 lettini e la bellissima vista sul golfo dal terrazzo.
Tra i vicini, la signora Morotti e Laura… ma sopratutto Toni che dopo 4 anni abbaiava più del primo giorno; i signori Weber, sempre gentili a sopportare le grigliate in terrazzo.
Tra gli eventi da da ricordare: la sorpresa di Laura nel trovarsi la tata Baby al rientro dopo avere partorito Silvia, la sorpresa di Fabio a Natale 2000 quando ha ricevuto in regalo da Laura il primo Laser che era nascosto nel garage dei Morotti, le giornate in terrazzo con la piscinetta gonfiabile; la protesta dei netturbini per i troppi pannolini puzzolenti e poi tanti bei ricordi delle bambine che in questa casa hanno imparato a camminare e parlare.
Ci abbiamo vissuto poco più di 3 anni e mezzo.

San Felice Settima strada N°66, vi abbiamo abitato dal 16.9.2003 al 25.7.2015

La quarta casa, la casa dove abbiamo abitato piu’ a lungo. L’idea o meglio la consapevolezza di dovere cambiare è venuta con l’arrivo di Flavia, ma nove mesi sono sufficienti per fare un figlio … e non sempre per trovare comperare e ristrutturare una casa per 7 persone (Noi 6 più Dora).
Per Laura era impossibile e irraggiungibile… Fabio ha gestito una lunga trattativa con Rizzo della Cofim per chiudere sia la vendita della casa in prima strada che l’acquisto di questa che andavano sincronizzate per i tempi e per i flussi di denaro… insomma vista e piaciuta a maggio e comprata a settembre, con consegna a maggio 2003, piano fatto senza considerare troppo i lavori necessari e l’arrivo di Flavia.
Fabio ha concluso senza dire nulla a Laura e poi… sorpresa! Aperetivo allo Chandelier a Milano, e bigliettino con disegnino… tutto molto tenero.
Queste foto sono state fatte durante il 2002 e i primi mesi del 2003.

La ristrutturazione è stata ciclopica con maestranze che hanno lavorato senza interruzione per 4 mesi…ma ce l’abbiamo fatta.
Abbiamo sventrato tutti i muri per rifare l’impianto elettrico e salvare il parquet; in giardino abbiamo tagliato un sacco di piante (che panico il giorno dei giardinieri) e rifatto tutto; i bagni, i rivestimenti, gli impianti, i camini… sulla porta di ingresso era sempre presente un mega gantt chart per il controllo dell’avanzamento.

Laura è stata grande direttrice lavori, anche perchè nel frattempo ha partorito Flavia e va ricordato che l’estate 2003 è stata una delle più calde di sempre.
Una menzione speciale va sicuramente ad Oscar, capo dei 7F (www.progettoresidenziale.com) che ci ha preso a cuore e si è fatto in 4 per consegnarci una casa abitabile a Settembre; ha persino fatto di persona lo scavo in giardino in una delle giornate più calde che si ricordino.
Altra menzione ad Ermanno (www.wlm.it) che oltre ad essere un amico è diventato parte della famiglia per la lunga presenza in casa… ma l’impianto che ci ha fatto è veramente spettacolare: rete PC, domotica, antifurto, audio e persino piscina tutto integrato.

E’ una casa grandissima, ognuno ha la propria camera e c’è anche quella per gli ospiti e quella della tata.
La filosofia è stata quella di mettere proprio tutto quello che ci piace cosi’ da non doverci muovere.
Il giardino con la piscina è bellissimo, la sala TV, la sala fitness, la taverna con il biliardo e il camino, insomma una casa che ci offre più possibilità del tempo che in realtà abbiamo per godercela.

La cucina è la Schiffini di Alluminio ondulato, lo studio è arrdato in stile con la scrivania di Fabio (abbiamo trovato a novegro Nava, antiquario di Milano specializzato in mobili in rovere americano), soggiorno e camere da letto tutte nuove; è talmente grande da arredare che abbiamo piazato tutte le cose che avevamo in prima strada e non ce ne siamo accorti.

Discorso a parte merita la strada, la famigerata strada provinciale Melzo-Vimodrone che ci passa proprio attaccata al giardino. Purtroppo nonostante la siepe il rumore che arriva è parecchio e ci rovina le giornate in giardino… Ma Laura si arma di sana pazienza e riprendendo una vecchia vertenza sull’azzonamento acustico, porta avanti una campagna tra comune, condominio, provincia e regione fino al 2006, quando… iniziano i lavori e la strada viene allontanata di circa 50 metri e veniamo schermati da collinette ed alberelli… bellissimo, si sentono gli uccellini.
Ogni anno ci facciamo la festa di Fabio in giardino (bellissima quella dei 40 anni con i tavoli apparecchiati) e la festa di Laura in casa (da ricordare le sorprese dei 40 e 45 regali).
Queste le foto dell’annuncio Cofim per la vendita, conclusa poi nel 2018 con qualche rimpianto.

Singapore, 10 Draycott Park, Draycott 8, vi abbiamo abitato dal 26.7.2015 al 22.6.2020

Non era a piano e non ce lo aspettavamo, ma quando a Fabio e’ arrivata l’offerta di trasferirsi a Singapore, tutti abbiamo accettato. Certo e’ stata una decisione sofferta su cui l ragazze hanno versato tante lacrime, ma per la quale siamo ancora orgogliosi di loro.

La scelta della casa a Singapore e’ stata merito di Laura. Siamo venuti in perlustrazione a Pasqua 2015 e in 4 giorni, accompagnata dal fedele agente Alvin, Laura ha visto quasi 30 appartamenti. Avevamo fin da subito deciso per un appartamento anche perche’ a Singapore sono tutti dotati di piscina e servizi molto comodi. Inizialmente pensavamo di andare in Est Cost sul mare, ma dopo avere visto il centro e fatta una veloce consultazione con le ragazze abbiamo deciso per la zona di Orchard, il centro della citta’.

La casa che abbiamo scelto e’ un complesso di tre palazzi alti una trentina di piani e costruiti attorno alla vecchia costruzione che fu’ la concessione Francese, una casa a due piani in stile coloniale, che contiene ora i servizi comuni: palestra, sauna, biliardi ecc.
Abbiamo visto vari piani, e ala fine abbiamo preferito l’ottavo in quanto rispetto a quelli più alti ha una vista più bella, combinando i grattacieli con il verde delle piante che invece non si vedono dai piani sopra il 12.
L’appartamento e’ molto bello con 4 camere abbastanza grandi, un salone, una cucina ampia e due terrazzi con esposizone da entrambe i lati.
La piscina e’ olimpionica e lo staff molto cordiale, e il loro capo Jerry e’ una icona.
Si va a piedi alla MRT e in Orchard road che e’ la via dello shopping di Singapore, ci sono una quantità incredibile di mall e negozi, tutto molto di lusso.

Ci abbiamo vissuto per un anno in 6 con le ragazze a due a due nelle camere, poi in 4 e poi in 3 con le ragazze al college.
La cucina ha due aree, la wet kitchen e la dry kitchen per prendere l’aperitivo. Laura ha uno studio per lavorare e sopratutto dipingere.
La nostra camera è grandissima con una vista mozzafiato sul verde e sui grattacieli.

Milano, Via Panfilo Castaldi 42. Vi abiteremo

Non nasce come una casa unica, ma come due appartementi singoli che poi abbiamo unito.
Il primo lo acquistammo nel 2008, un buon affare, in quanto era occupato con un contratto di affitto basso e vincolato per 4 anni, per noi era un investimento e quindi il prezzo basso lo rendeva buono.
Nel 2012 ci chiamo’ la stessa agenzia dicendo che era disponibile il piano sottostante, il terzo piano.
L’appartamento era meno bello, ma aveva i soffitti più alti e soprattutto ci dava la possibilità, un giorno di unirli.
Per parecchi anni li abbiamo affittati a studenti e conoscenti (Lilia Tantalo).
Con il trasferimento a Singapore le cose sono cambiate rapidamente, è diventato chiaro che avremmo dovuto vendere la casa a San Felice e quindi si poteva pensare di ristrutturare ed unire i due appartamenti di Castaldi.
I due appartamenti non erano in buono stato e praticamente si è dovuto rifare tutto.

Ci siamo così affidati all’architetto Giuseppe Catalano e al suoi soci.
Sono persone carine e simpatiche, disponibili, tuttavia la ristrutturazione da gestire a distanza (6 ore di fuso e 12000km) non è stata una grande idea.
I lavori da fare erano tantissimi, incluso il completo rifacimento della soletta tra i due piani per l’apertura della scala interna.
Ermanno, come sempre, ha fatto l’impianto elettrico e la parte domotica.

Il costo è stato parecchio superiore alle previsioni, ma il risultato finale è molto bello.
Una casa elegante nelle finiture e nei colori, con un poco di sapore “vecchia Milano”.
Non abbiamo potuto definire i dettagli come se fossimo stati presenti, e sappiamo che alcune modifiche le faremo quando ci abiteremo.

Inizialmente, Fabio, voleva affittarla dopo la ristrutturazione, ma Laura, dopo avere venduto San Felice, si sentiva spaesata senza una fissa dimora a Milano, così, anche se la usiamo per meno di 20 giorni all’anno, abbiamo deciso di tenerla per noi.
Non è arredata a tutto il 2019, ma vi abbiamo messo il minimo indispensabile per viverci (letti, cucina ecc).
Le ragazze la hanno usata qualche settimana con gli amici in gita a Milano.

Singapore, 11 Cove way, Cape Royale 15-01, vi abitiamo dal 23.6.2020

Un amore a prima vista per la vista mozzafiato sul mare ed il balcone grandissimo. Laura era un poco resistente a muoversi da Draycott e Fabio voleva andare sul fiume, poi un giorno i Pieretti ci hanno portato a vedere questa casa bellissima ed e’ stato un colpo di fulmine per entrambe.

L’appartamento e’ al quindicesimo piano e il palazzo si trova proprio all’imboccatura del porto di Sentosa Cove; il tutto e’ parte di un complesso privato costruito su terra reclaimed e composto da isole e canali come a Miami.
Cape Royale e’ formato da 7 palazzi e il nostro e’ il piu’ bello. Dal balcone si vedono le isole indonesiane di Bintan e Batam, si vede uno scorcio di Marina Bay e il Sands, le isolette di Lazarus e St John, ma sopratutto tanto mare che essendo basso e pieno di secche non e’ completamente occupato da navi come accade per il resto della costa sud di Singapore.

Siamo a pochi passi dalle spiagge di Tanjong, Palawan e Siloso e dal porto che e’ molto carino e pieno di ristorantini.
Insomma sembra di stare in un resort in vacanza, l’atmosfera e’ davvero speciale.
A rendere il tutto ancora piu’ godibile e’ la brezza di mare che abbassa la temperatura di 2-3 gradi rispetto alla citta’ e rende la vita all’aperto molto piu’ godibile.
Sul terrazzo abbiamo un tavolo da pranzo, un salottino e la griglia che Laura ha subito regalato a Fabio.

Sebbene piu’ piccola della nostra casa in Draycott, la casa e’ molto grande e il terrazzo e’ il locale dove stiamo di piu’. Ci sono quattro camere da letto e 5 bagni, una cucina grande su due ambienti e una family room che e’ diventato l’ufficio di Fabio.
Una delle camere sul retro (comunque con vista sul porto di Cove) e’ l’atelier ed ufficio della mamma.
Flavia ha una camera fissa mentre per le altre ragazze abbiamo riservato la camera degli ospiti.

A Sentosa ci sono un sacco di piste ciclabili e si puo’ correre in riva al mare, usiamo le biciclette (Fabio ne ha subito regalata una nuova a Laura) e anche i monopattini elettrici che altrove a Singapore sono vietati.
Siamo innamorati di questa casa e della vita a Sentosa, e il COVID ce la sta facendo godere, abbiamo solo il grande rammarico di non poterla condividere con le tre grandi e con amici e parenti: speriamo che la situazione ce lo consenta presto.

Ogni casa dove abbiamo vissuto porta con se un sacco di ricordi, spesso ci si abitua a viverci e la si considera una cosa costante e immutabile … e poi quando la si lascia si dimentica persino di fotografarla; è capitato anche a noi. Qui di seguito abbiamo qui recuperato qualche foto e vogliamo raccontare dove abbiamo abitato e qualche ricordo o aneddoto di quegli anni.

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Via Masotto N° 30, vi abbiamo abitato dal 18.1.1992 al 30.1.1995

 

Questa la prima casa, quella che non si scorda mai. Era veramente un nido d’amore…trovata in fretta e furia quando abbiamo deciso di andare a vivere insieme. Un 2 locali al primo piano di via Masotto al numero 30.

Con un affitto alla portata dei nostri scarni stipendi, erano circa 50 mq di moquette marrone e muri rosa shocking (abitata prima da una coppia di gay). Mobilio: un misto tra old navy e anni 70 . Ci abbiamo messo un bel po’ prima di far diventare i muri bianchi, ovviamente imbiancando noi.

La camera era grande con lo spazio per la scrivania ed il tutto era molto silenzioso. Un “cucinotto” (1,5×2) dove non ci si stava in due, bagno con il ducotone grigio e senza bidet e pure un po’ di scarafaggi in giro….ma il primo nido d’amore non si scorda mai.

In breve ci eravamo organizzati con la lavatrice spostata sul terrazzo, televisore su ruote, cucina attrezzata per invitare anche 8-10 persone; mobili old england in cantina e i vecchi mobili di fabio in soggiorno. Molto bello (per noi) il letto a cassettone apribile che ci siamo costruiti. Tra i ricordi più belli, la casa piena di cuori che Laura ha prparato per San Valentino; la borsa sempre pronta ai piedi del letto e le serata passate a programmare su Gestex.


Tra le cose da dimenticare, gli scarafaggi, il vicinato (tranne la signora Maraschi di fronte a noi), e qualche litigata iniziale di assestamento della coppia

Ci abbiamo vissuto 3 anni, dal 1992 al 1995.

 

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Via Dario Papa 4 H , vi abbiamo abitato dal 1.11.1995 al 17.1.1999

 

La seconda casa abitata insieme … la prima comperata.

Dopo una ricerca lunghissima abbiamo trovato un 3 locali in zona Maggiolina, in via Dario Papa 4: palazzina in mezzo al verde in una zona tranquillissima. Laura ha visto decine di case e poi una mattina Angelo Caressa che era il cliente di Fabio in Rinascente, gli dice di avere visto un cartello nel suo complesso… vista comprata.

Ci abbiamo messo circa un anno, dalle prime riviste d’arredamento, all’architetto alla ristrutturazione ma alla fine è venuta “una bomboniera”. Davvero bellissima …impossibile trovare di piu’ in 70 mq: camera matrimoniale, bagno con antibagno, studio con la scrivania di Fabio, cucina abitabile e soggiorno. L’architetto è stata Sara Barberis, la cognata di Michele Dagradi, il capo di Fabio; veramente bravissima sugli spazi ridotti. Ha persino risparmiato sullo spazio dei muri, che in effetti non c’erano, ma erano sostituiti da sottili fogli di carton-gesso fissati agli armadi. Mobili su misura e prime esperienze con i fornitori che poi diventeranno abituali come i fratelli Berto o i Terenzi di Pesaro.

 

 

 

 

 

Alla fine è venuta davvero bella! Tra le cose particolari, la parete curva in cucina per dare spazio alla doccia, il parquet in bagno e la camera da letto calcolata al centimetro. Poi, dopo meno di due anni, sono arrivate le gemelle … quindi, via la scrivania e lo studio e dentro i lettini. Nel bagno vaschetta di plastica e tubo per l’acqua dal bidet per rimediare alla mancanza della vasca e tante nuove cosine in giro per casa. Dopo poco è stato evidente che non ci saremmo stati più e quindi abbiamo subito iniziato la ricerca per una casa più grande.

Questa volta dovevamo sincronizzare acquisto della nuova e vendita di questa: piu’ di 100 persone sono passate prima di trovare quelli che ce la comprassero bene, ma alla fine la abbiamo venduta al doppio di quello a cui la comprammo. Laura ha pianto tanto prima di lasciarla.

Da ricordare Angeo e Nadia Caressa che ci hanno aiutato a trovare la casa ed in ogni occasione, il signor Rapisarda, bizzarro e burbero capo-palazzina con cui è sempre stato amore-odio … ci ha concesso il sottoscala per il vino, ma una volta ci ha persino staccato la corrente per dispetto.

Tra le cose da ricordare: la colluttazione tra Fabio e il ladro sulle scale e il conseguente regalo di un manganello di legno per difendersi; il mistero delle chiavi e dei chiodi sull’albero di fronte; i ladri che sono entrati e si sono massacrati con i vetri della finestra rotta; il fioraio in piazzale Farina con cui Laura era diventata amica; la pasticceria in via Cagliero.

Ci abbiamo vissuto poco più di 3 anni.

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San Felice Prima strada N°3, vi abbiamo abitato dal 18.1.1999 al 15.9.2003

 

La terza casa …a San Felice, decisione sofferta con i soliti pro e contro di vivere in città o fuori e se fuori quanto vicino ai nonni; alla fine decisione presa assieme in una tiepida serata al mare in Turchia ad Antalya.

Anche questa volta serve una ristrutturazione totale… ma questa volta con qualche mezzo in più ci possiamo permettere l’aria condizionata, un grande terrazzo e persino la sauna (da uno). L’architetto è sempre la Sara e l’impresa scelta è quella di un certo Mazza che farà impazzire Laura, tra ritardi ed errori. Aveva la cucina a vista, separata dal soggiorno da un gradino ed una ringhiera con colonna di granito bianco… e palla decorativa. Il grande salone aveva una nicchia con archi dentro la quale avevamo appesa l’amaca singola. Le camere delle bimbe e di Baby (il nome della prima tata che la ha abitata) avevano delle porte di vetro senza stipite e avevamo la prima cabina armadio.

 

 

 

 

 

Per l’arredamento, prendiamo quasi tutto nuovo, i mobili di via Masotto sono finiti in solaio mentre la scrivania di Fabio ha una nicchia su misura in camera da letto. Letti e divani da Berto e la cucina dai Terenzi.

Alla fine è venuta una casa bellissima…dove sono cresciute le gemelle e sono nate Silvia e Flavia.

Vi abbiamo fatto le prime mega feste con barbeque sul terrazzo ed anche 40 invitati; abbiamo fatto la prima sala cinema con videoproiettore e telone; ci abbiamo avuto il primo collegamento fisso ad internet con fastweb.

Indimenticabili la cameretta con 3 lettini e la bellissima vista sul golfo dal terrazzo.

Tra i vicini, la signora Morotti e Laura… ma sopratutto Toni che dopo 4 anni abbaiava più del primo giorno; i signori Weber, sempre gentili a sopportare le grigliate in terrazzo.

Tra gli eventi da da ricordare: la sorpresa di Laura nel trovarsi la tata Baby al rientro dopo avere partorito Silvia, la sorpresa di Fabio a Natale 2000 quando ha ricevuto in regalo da Laura il primo Laser che era nascosto nel garage dei Morotti, le giornate in terrazzo con la piscinetta gonfiabile; la protesta dei netturbini per i troppi pannolini puzzolenti e poi tanti bei ricordi delle bambine che in questa casa hanno imparato a camminare e parlare.

Ci abbiamo vissuto poco più di 3 anni e mezzo.

[spacer]

San Felice Settima strada N°66, vi abbiamo abitato dal 16.9.2003 al 25.7.2015

 

La quarta casa, la casa dove abbiamo abitato piu’ a lungo. L’idea o meglio la consapevolezza di dovere cambiare è venuta con l’arrivo di Flavia, ma nove mesi sono sufficienti per fare un figlio … e non sempre per trovare comperare e ristrutturare una casa per 7 persone (Noi 6 più Dora).

Per Laura era impossibile e irraggiungibile… Fabio ha gestito una lunga trattativa con Rizzo della Cofim per chiudere sia la vendita della casa in prima strada che l’acquisto di questa che andavano sincronizzate per i tempi e per i flussi di denaro… insomma vista e piaciuta a maggio e comprata a settembre, con consegna a maggio 2003, piano fatto senza considerare troppo i lavori necessari e l’arrivo di Flavia.

Fabio ha concluso senza dire nulla a Laura e poi… sorpresa! Aperetivo allo Chandelier a Milano, e bigliettino con disegnino… tutto molto tenero.

Queste foto sono state fatte durante il 2002 e i primi mesi del 2003.

 

 

 

 

 

 

 

 

La ristrutturazione è stata ciclopica con maestranze che hanno lavorato senza interruzione per 4 mesi…ma ce l’abbiamo fatta. Abbiamo sventrato tutti i muri per rifare l’impianto elettrico e salvare il parquet; in giardino abbiamo tagliato un sacco di piante (che panico il giorno dei giardinieri) e rifatto tutto; i bagni, i rivestimenti, gli impianti, i camini… sulla porta di ingresso era sempre presente un mega gantt chart per il controllo dell’avanzamento.

 

 

 

 

 

 

 

 

Laura è stata grande direttrice lavori, anche perchè nel frattempo ha partorito Flavia e va ricordato che l’estate 2003 è stata una delle più calde di sempre. Una menzione speciale va sicuramente ad Oscar, capo dei 7F (www.progettoresidenziale.com) che ci ha preso a cuore e si è fatto in 4 per consegnarci una casa abitabile a Settembre;
ha persino fatto di persona lo scavo in giardino in una delle giornate più calde che si ricordino. Altra menzione ad Ermanno (www.wlm.it) che oltre ad essere un amico è diventato parte della famiglia per la lunga presenza in casa… ma l’impianto che ci ha fatto è veramente spettacolare: rete PC, domotica, antifurto, audio e persino piscina tutto integrato.

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ una casa grandissima, ognuno ha la propria camera e c’è anche quella per gli ospiti e quella della tata. La filosofia è stata quella di mettere proprio tutto quello che ci piace cosi’ da non doverci muovere. Il giardino con la piscina è bellissimo, la sala TV, la sala fitness, la taverna con il biliardo e il camino, insomma una casa che ci offre più possibilità del tempo che in realtà abbiamo per godercela.

 

 

 

 

 

 

 

 

La cucina è la Schiffini di Alluminio ondulato, lo studio è arrdato in stile con la scrivania di Fabio (abbiamo trovato a novegro Nava, antiquario di Milano specializzato in mobili in rovere americano), soggiorno e camere da letto tutte nuove; è talmente grande da arredare che abbiamo piazato tutte le cose che avevamo in prima strada e non ce ne siamo accorti.

Discorso a parte merita la strada, la famigerata strada provinciale Melzo-Vimodrone che ci passa proprio attaccata al giardino. Purtroppo nonostante la siepe il rumore che arriva è parecchio e ci rovina le giornate in giardino… Ma Laura si arma di sana pazienza e riprendendo una vecchia vertenza sull’azzonamento acustico, porta avanti una campagna tra comune, condominio, provincia e regione fino al 2006, quando… iniziano i lavori e la strada viene allontanata di circa 50 metri e veniamo schermati da collinette ed alberelli… bellissimo, si sentono gli uccellini.

Ogni anno ci facciamo la festa di Fabio in giardino (bellissima quella dei 40 anni con i tavoli apparecchiati) e la festa di Laura in casa (da ricordare le sorprese dei 40 e 45 regali).

Queste le foto dell’annuncio Cofim per la vendita, conclusa poi nel 2018 con qualche rimpianto.

 

 

 

 

 

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Singapore, 10 Draycott Park, Draycott 8, vi abbiamo abitato dal 26.7.2015 al 22.6.2020

 

Non era a piano e non ce lo aspettavamo, ma quando a Fabio e’ arrivata l’offerta di trasferirsi a Singapore, tutti abbiamo accettato. Certo e’ stata una decisione sofferta su cui l ragazze hanno versato tante lacrime, ma per la quale siamo ancora orgogliosi di loro.

La scelta della casa a Singapore e’ stata merito di Laura. Siamo venuti in perlustrazione a Pasqua 2015 e in 4 giorni, accompagnata dal fedele agente Alvin, Laura ha visto quasi 30 appartamenti. Avevamo fin da subito deciso per un appartamento anche perche’ a Singapore sono tutti dotati di piscina e servizi molto comodi. Inizialmente pensavamo di andare in Est Cost sul mare, ma dopo avere visto il centro e fatta una veloce consultazione con le ragazze abbiamo deciso per la zona di Orchard, il centro della citta’.

La casa che abbiamo scelto e’ un complesso di tre palazzi alti una trentina di piani e costruiti attorno alla vecchia costruzione che fu’ la concessione Francese, una casa a due piani in stile coloniale, che contiene ora i servizi comuni: palestra, sauna, bilardi ecc.

Abbiamo visto vari piani, e ala fine abbimo prferito l’ottavo in quanto rispetto a quelli piu’ ati hauna vista piu’ bella, combinando i grattacieli con il verde delle piante che invece non si vedono dai piani sopra il 12.
L’appartamento e’ molto bello con 4 camere abbastanza grandi, un salone, una cucina ampia e due terrazzi con esposizone da entrambe i lati. La piscina e’ olimpionica e lo staff molto cordiale, e il loro capo Jerry e’ una icona
Si va a piedi alla MRT e in Orchard road che e’ la via dello shopping di Singapore, ci sono una quantita’ incredibile di mall e negozi, tutto molto di lusso.

 

 

 

 

 

Ci abbiamo vissuto per un anno in 6 con le ragazze a due a due nelle camere, poi in 4 e poi in 3 con le ragazze al college. La cucina ha due aree, la wet kitchen e la dry kitchen per prendere l’aperetivo. Laura ha uno studio per lavorare e sopratutto dipingere. La nostra camera è grandissima con una vista mozzafiato sul verde e sui grattacieli.

 

 

 

 

 

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Milano, Via Panfilo Castaldi 42. Vi abiteremo

 

Non nasce come una casa unica, ma come due appartementi singoli che poi abbiamo unito. Il primo lo acquistammo nel 2008, un buon affare, in quanto era occupato con un contratto di affitto basso e vincolato per 4 anni, per noi era un investimento e quindi il prezzo basso lo rendeva buono.

Nel 2012 ci chiamo’ la stessa agenzia dicendo che era disponibile il piano sottostante, il terzo piano. L’appartamento era meno bello, ma aveva i soffitti più alti e soprattutto ci dava la possibilità, un giorno di unirli.

Per parecchi anni li abbiamo affittati a studenti e conoscenti (Lilia Tantalo). Con il trasferimento a Singapore le cose sono cambiate rapidamente, è diventato chiaro che avremmo dovuto vendere la casa a San Felice e quindi si poteva pensare di ristrutturare ed unire i due appartamenti di Castaldi. I due appartamenti non erano in buono stato e praticamente si è dovuto rifare tutto.

 

 

 

 

 

Ci siamo così affidati all’architetto Giuseppe Catalano e al suoi soci. Sono persone carine e simpatiche, disponibili, tuttavia la ristrutturazione da gestire a distanza (6 ore di fuso e 12000km) non è stata una grande idea. 

I lavori da fare erano tantissimi, incluso il completo rifacimento della soletta tra i due piani per l’apertura della scala interna. Ermanno, come sempre, ha fatto l’impianto elettrico e la parte domotica.

 

 

 

 

 

Il costo è stato parecchio superiore alle previsioni, ma il risultato finale è molto bello. Una casa elegante nelle finiture e nei colori, con un poco di sapore “vecchia Milano”. Non abbiamo potuto definire i dettagli come se fossimo stati presenti, e sappiamo che alcune modifiche le faremo quando ci abiteremo.

 

 

 

 

 

Inizialmente, Fabio, voleva affittarla dopo la ristrutturazione, ma Laura, dopo avere venduto San Felice, si sentiva spaesata senza una fissa dimora a Milano, così, anche se la usiamo per meno di 20 giorni all’anno, abbiamo deciso di tenerla per noi. Non è arredata a tutto il 2019, ma vi abbiamo messo il minimo indispensabile per viverci (letti, cucina ecc). Le ragazze la hanno usata qualche settimana con gli amici in gita a Milano.

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Singapore, 11 Cove way, Cape Royale 15-01, vi abitiamo dal 23.6.2020

 

Un amore a prima vista per la vista mozzafiato sul mare ed il balcone grandissimo. Laura era un poco resistente a muoversi da Draycott e Fabio voleva andare sul fiume, poi un giorno i Pieretti ci hanno portato a vedere questa casa bellissima ed e’ stato un colpo di fulmine per entrambe.

 

 

 

 

 

L’appartamento e’ al quindicesimo piano e il palazzo si trova proprio all’imboccatura del porto di Sentosa Cove; il tutto e’ parte di un complesso privato costruito su terra reclaimed e composto da isole e canali come a Miami. Cape Royale e’ formato da 7 palazzi e il nostro e’ il piu’ bello. Dal balcone si vedono le isole indonesiane di Bintan e Batam, si vede uno scorcio di Marina Bay e il Sands, le isolette di Lazarus e St John, ma sopratutto tanto mare che essendo basso e pieno di secche non e’ completamente occupato da navi come accade per il resto della costa sud di Singapore.

 

 

 

 

 

Siamo a pochi passi dalle spiagge di Tanjong, Palawan e Siloso e dal porto che e’ molto carino e pieno di ristorantini. Insomma sembra di stare in un resort in vacanza, l’atmosfera e’ davvero speciale. A rendere il tutto ancora piu’ godibile e’ la brezza di mare che abbassa la temperatura di 2-3 gradi rispetto alla citta’ e rende la vita all’aperto molto piu’ godibile.
Sul terrazzo abbiamo un tavolo da pranzo, un salottino e la griglia che Laura ha subito regalato a Fabio.

Sebbene piu’ piccola della nostra casa in Draycott, la casa e’ molto grande e il terrazzo e’ il locale dove stiamo di piu’. Ci sono quattro camere da letto e 5 bagni, una cucina grande su due ambienti e una family room che e’ diventato l’ufficio di Fabio. Una delle camere sul retro (comunque con vista sul porto di Cove) e’ l’atelier ed ufficio della mamma. Flavia ha una camera fissa mentre per le altre ragazze abbiamo riservato la camera degli ospiti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A Sentosa ci sono un sacco di piste ciclabili e si puo’ correre in riva al mare, usiamo le biciclette (Fabio ne ha subito regalata una nuova a Laura) e anche i monopattini elettrici che altrove a Singapore sono vietati.

Siamo innamorati di questa casa e della vita a Sentosa, e il COVID ce la sta facendo godere, abbiamo solo il grande rammarico di non poterla condividere con le tre grandi e con amici e parenti: speriamo che la situazione ce lo consenta presto.

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